LAMEZIA TERME «I calabresi hanno necessità di vedersi riconoscere il proprio diritto alla salute da troppo tempo vilipeso da un atteggiamento che ha considerato la Sanità un terreno di lotta di potere e di acquisizione di posizioni di prestigio». Lo ha detto il segretario generale di Cisl Calabria Tonino Russo al margine dell’esecutivo regionale dell’organizzazione sindacale che si è riunita lunedì a Lamezia Terme. Un incontro che è servito da un canto a sostenere con forza la piattaforma unitaria ‘Le priorità di Cgil, Cisl e Uil per il futuro del Paese’ da sottoporre al nuovo governo e dall’altro proprio a rivendicare una sanità più giusta per tutti i calabresi. «Chiediamo – afferma su quest’ultimo punto Russo – un incontro urgente con il ministro Roberto Speranza che oggi (martedì 24 settembre) terrà un vertice a Roma con il presidente Mario Oliverio. Vogliamo segnalare la drammatica situazione che caratterizza il sistema sanitario calabrese dopo anni di commissariamento del settore. Anni che hanno prodotto soprattutto un blocco del turnover che ha praticamente disarticolato l’intera rete di assistenza tanto da limitare sensibilmente la piena operatività».
«Oggi la Calabria – sottolinea – vive una carenza cronica di medici, infermieri e personale sanitario che impedisce appunto di garantire i Livelli essenziali di assistenza ai sui cittadini. Per questo noi chiediamo che venga sbloccato immediatamente il sistema capestro che impedisce al sistema sanitario di dotarsi delle professionalità necessarie a rispondere alle legittime richieste dei calabresi. E nel frattempo di stabilizzare il personale sanitario che rischia di essere messo alla porta nelle prossime settimane, rendendo ancor più drammatica la situazione». Il riferimento del segretario generale di Cisl è «alla situazione del Pugliese-Ciaccio e dell’Annunziata».
«Due realtà – segnala – in cui c’è la necessità di intervenire con urgenza per evitare il peggio. Per queste ragioni abbiamo già sollecitato, assieme alle segreterie nazionali, l’avvio di un tavolo ‘Calabria’ sulla sanità con il ministro Speranza per porre mano in maniera organica al dramma che sta vivendo la regione».
«Ma in emergenza – aggiunge Russo – c’è l’intera filiera socio-economica calabrese che rischia così di mettere ancor più ai margini del Paese la regione. Parlo di quelle emergenze, più volte da noi richiamate, come quella del lavoro che non c’è nella regione e della mancanza di infrastrutture materiali ed immateriali di cui la Calabria ha maledettamente bisogno».
«Per questo – rilancia Russo – chiediamo al governo una decisa inversione di marcia nelle politiche economiche dell’Italia che mettano al centro il rilancio dell’economia calabrese. Questo per consentire di recuperare quell’enorme gap che si è creato con le regioni più ricche del Paese». A questo fine il segretario generale di Cisl Calabria annuncia «la piena e convinta partecipazione della nostra organizzazione territoriale al Forum di Assago che si svolgerà il prossimo 9 ottobre e che vedrà tutte le sigle sindacali sostenere le ragioni di un rilancio dell’economia italiana a partire dal Sud». «Occorrono – dice ancora Russo – investimenti importanti per realizzare infrastrutture essenziali alla crescita dei territori, ma occorrono soprattutto misure atte a creare le condizioni minime di ripresa dell’occupazione. Senza trascurare gli impegni già annunciati per difendere quei lavoratori precari che hanno permesso l’efficiente funzionamento della pubblica amministrazione calabrese come il bacino degli ex Lsu-Lpu che sono messi a rischio dalla prossima scadenza del rinnovo e per quali chiediamo un confronto per procedere speditamente alla stabilizzazione». «Sono tutte queste ragioni che ci spingono a chiedere con forza – conclude – l’intervento di tutte le forse sane del Paese per aiutarci a rimettere in pista la nostra regione. E per fare questo occorre un piano straordinario di interventi dedicato esclusivamente alla Calabria».
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