https://www.youtube.com/watch?v=n3RE5-CgJUQ&feature=youtu.be
COSENZA Dopo la fugace tappa a Lamezia, la piazza cosentina ha accolto a modo suo Matteo Salvini nella città dei Bruzi. In una visita che, subito, ha “perso” una delle due tappe previste. Il leader della Lega, infatti, non ha inaugurato la nuova sede del partito in piazza XI settembre. ha preferito recarsi direttamente al teatro Morelli per il suo incontro con i cittadini. E, d’altra parte, sarebbe stato un po’ complicato transitare davanti a piazza dei Bruzi, dove una colorata e chiassosa manifestazione portava a coronamento un pomeriggio preparato per giorni nei sociale e nelle piazze.
https://youtu.be/KDdHGIuZKEY
L’INVASIONE DELLA “ZONA ROSSA” La giornata si è aperta con un gruppo di componenti del Comitato “Stutamu Salvini” che ha violato la “zona rossa” delimitata dalla Questura in prossimità del Teatro Morelli.
Un’invasione del tutto pacifica e senza intemperanze. La Questura di Cosenza, ieri, aveva negato l’autorizzazione per lo svolgimento della manifestazione di dissenso nei confronti di Salvini. Le forze dell’ordine si sono limitate a tenere sotto controllo la situazione.
In piazza, intanto, la manifestazione pacifica è andata avanti. E dal megafono non sono mancati commenti acuminati: «Se siamo qui tutte e tutti in piazza vuol dire che l’operazione terrorismo è fallita così come il tentativo di sottrarci la possibilità di manifestare».
IL CORTEO Quasi in contemporanea con l’arrivo in città di Salvini, poi, da piazza dei Bruzi è partito un corteo diretto al teatro Morelli, luogo in cui si teneva la manifestazione della Lega. Il torpedone “meticcio”, che secondo gli organizzatori conta tra 2mila e 3mila persone, si è snodato tra le vie che uniscono il municipio di Cosenza alla città vecchia preceduto dallo stendardo “Stutamu Salvini – Cosenza non si Lega”, slogan che ha segnato i giorni della mobilitazione contro l’arrivo del leader sovranista. Molti i migranti che hanno sfilato assieme agli attivisti e agli ultrà della città, da sempre in prima linea per difendere i diritti e l’accoglienza.
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