ROMA Va in carcere il 30enne romano Andrea Landolfi, indagato per l’omicidio della fidanzata, la 26enne Maria Sestina Arcuri, originaria di Nocara, in provincia di Cosenza, morta dopo una rovinosa caduta dalle scale nella notte tra il 3 e 4 febbraio scorsi. La Cassazione ha infatti respinto il ricorso dei difensori del 30enne aprendo per lui le porte del carcere come disposto dall’ordinanza emessa dal tribunale del Riesame di Roma il 10 giugno scorso, mentre in precedenza la richiesta di custodia cautelare in carcere della Procura era stata rigettata dal Gip.
Landolfi si è sempre dichiarato innocente. La caduta da oltre due metri, dal pianerottolo del secondo piano dell’appartamento della nonna, a Viterbo, a duo dire sarebbe stato un incidente. Secondo il pubblico ministero Franco Pacifici, invece, il 30enne, al culmine di una lite, avrebbe gettato di peso Maria Sestina oltre il parapetto delle scale. Al centro dell’accusa c’è l’audizione, contestata dalla difesa di Landolfi, del figlio di 5 anni dell’indagato.
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