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«Un Cis per dire addio alla maladepurazione»

di Giuseppe Lavia*

Pubblicato il: 25/09/2019 – 7:33
«Un Cis per dire addio alla maladepurazione»

Governo ed Invitalia proseguono il confronto con Istituzioni e parti sociali per definire i 2 Contratti istituzionali di sviluppo previsti per la nostra regione, uno per la provincia di Cosenza e di Crotone, l’altro per le altre provincie Calabresi, per “accelerare la spesa e realizzare interventi strategici”.
Nei prossimi giorni, ci sarà, dopo la presentazione dei Cis avvenuto il 29 luglio a Catanzaro, con Invitalia e l’ex ministro Lezzi, un nuovo incontro per il Cische riguarda la provincia di Cosenza.
In quella occasione rilanceremo con forza la proposta di un Cis “Mare pulito”, invitando il Governo ad assumere come priorità la problematica della depurazione e del ciclo integrato delle acque e chiedendo ai Sindaci di presentare progetti in questa direzione.
Nei piccoli e grandi comuni della nostra provincia gli impianti di depurazione sono pochi, mal ridotti ed in alcuni casi funzionanti solo sulla carta.
Abbiamo sequestrato una cinquantina di impianti, altre ne sequestreremo. In buona sostanza si tratta di impianti non funzionanti e tutto finisce nei fiumi, nel Crati e da lì al mare.
Non lasciano alibi a fraintendimenti le parole del procuratore capo di Cosenza Mario Spagnuolo, audito in Commissione parlamentare d’inchiesta sulle eco mafie a marzo 2019.
I sequestri di diversi depuratori, una cinquantina sono negli ultimi mesi, le indagini del Nucleo Investigativo di Polizia ambientale e forestale, le inchieste come Cloaca Maxima e Refluo Nero, ci restituiscono un quadro desolante di violazioni di normative ambientali e di mancate autorizzazioni allo scarico, di bypass che scaricano direttamente i reflui non trattati nei torrenti, di fanghi di depurazione lasciati ad essiccare per anni in vasca.
Nella stessa occasione, Pallaria, dirigente generale del dipartimento Presidenza della Regione Calabria, ci restituisce un quadro desolante. Oltre un decennio di commissariamento, oltre un miliardo di spesa, per avere «impianti che esistono solo sulla carta, impianti realizzati e collaudati dove non arriva un filo d’acqua e non c’è energia elettrica».
Nel frattempo ritardi e in alcuni casi infiltrazioni criminali nelle procedure di gara bloccano la realizzazione degli interventi programmati da anni per gli agglomerati in procedura di infrazione. (Acri, Castrovillari, Cosenza-Rende, Corigliano Rossano)
In tutta la Regione per ammissione dello stesso Pallaria ci sono 121 impianti a potenziale rischio infrazione.
Se non è questa la priorità, non sappiamo cosa altro debba accadere.
Per queste ragioni, un Cis “Mare pulito” che privilegi gli interventi su depurazione e ciclo delle acque, è per la Cisl una scelta obbligata e di civiltà, una scelta per evitare nuove quasi certe infrazioni, una scelta per difendere il nostro patrimonio ambientale, i nostri fiumi, i nostri laghi, il nostro mare, i nostri 800 km di costa.
Non vorremmo che anche in Calabria possano replicarsi le scelte compiute in altri Cis, con il finanziamento di opere che nulla hanno di strategico, con la consueta frammentazione della spesa in mille rivoli, che finisce per non risolvere nessun problema. Non vorremmo interventi in cartellonistica, come fatto in alcune realtà.
Al nuovo Ministro per il Sud, Provenzano, un appello accorato affinché i nuovi CIS privilegino gli investimenti strategici e prioritari.
E francamente ci stupirebbe il contrario, perché sappiamo che, per la sua lunga esperienza professionale allo Svimez, il ministro sa bene che uno dei limiti della spesa per investimenti nelle regioni del Sud è la parcellizzazione e la scarsa integrazione degli interventi.
Crediamo che compiere scelte in questa direzione sia una opportunità per tanti sindaci che spesso hanno bilanci comunali asfittici e che eviterebbero in questo modo responsabilità personali e penali e anche qualche avviso di garanzia nelle tante indagini sulla mala depurazione.
Non vorremo che con l’estate ormai alle porte e gli ombrelloni chiusi, il problema della depurazione e del ciclo delle acque resti nei cassetti del cambio stagione, insieme ai bikini e ai teli da mare.

*segretario generale Cisl Cosenza

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