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Samengo: «Preoccupano i dati su povertà e istruzione dei giovani calabresi»

Il presidente di Unicef Italia ad un convegno a Cosenza sulla condizione degli adolescenti: «Creare sinergie per fronteggiare il disagio»

Pubblicato il: 27/09/2019 – 11:39
Samengo: «Preoccupano i dati su povertà e istruzione dei giovani calabresi»

COSENZA «In Italia vivono circa 10 milioni di bambini e ragazzi sotto i 18 anni di età, e sono molti i problemi che queste giovani vite affrontano quotidianamente nel nostro Paese». È quanto ha affermato Francesco Samengo, presidente dell’Unicef Italia, in occasione del convegno “Per ri-scoprire il sorriso. Povertà educativa, disturbi alimentari e nuove dipendenze: l’adolescenza alle corde. Aspetti giuridici e multidisciplinar”, organizzato a Cosenza dall’Unione nazionale camere minorili.
«Un ambito di particolare preoccupazione – ha aggiunto – espresso dal Comitato Onu nelle sue raccomandazioni all’Italia è quello delle disparità regionali, che viviamo anche nella nostra amata Calabria, dove, secondo i dati Istat, nel 2017 le persone di minore età in povertà relativa erano il 42,8%, rispetto ad una media nazionale del 21,5%. Addirittura, la percentuale di minorenni a rischio di povertà ed esclusione sociale era del 49,4%, rispetto ad un media nazionale del 32,1%».
«Quando si parla di povertà – ha detto ancora Samengo – la si intende in senso multidimensionale: non solo economica, ma sociale, lavorativa, sportiva, culturale, educativa. I dati OCSE diffusi qualche anno fa, evidenziavano come in Italia oltre il 17% dei giovani sotto i 25 anni avesse abbandonato gli studi prima di aver terminato le superiori, con un’altissima incidenza nel sud del paese. Non solo la povertà, ma anche i disturbi alimentari colpiscono particolarmente i giovani: l’adolescenza, nello specifico, rappresenta l’epoca di maggiore insorgenza di tali disturbi, il cui picco di esordio è compreso tra i 14 e i 19 anni. Uno dei disturbi alimentari che ci preoccupa più da vicino è quello dell’obesità: in Italia la percentuale di bambini e adolescenti obesi è aumentata di quasi 3 volte nel 2016 rispetto al 1975. Secondo l’ultima indagine condotta dall’Istituto Superiore di Sanità, il 9,3% dei bambini/e coinvolti nell’indagine era obeso e circa il 21% in sovrappeso».
«Sono dati che ci preoccupano molto – ha sottolineato il presidente di Unicef Calabria – e che ci spingono a voler fare sempre di più e sempre meglio. Per questo riteniamo fondamentale chiamare a raccolta, proprio come oggi, tutte le realtà coinvolte e costruire alleanze per migliorare la vita dei bambini e degli adolescenti. Nell’ambito delle buone pratiche, non posso non ricordare il progetto “Liberi di Scegliere” – nato nella ‘nostra’ Calabria, ma che ha ormai con un eco a livello nazionale ed internazionale con questo progetto – attuato dal Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria in collaborazione con altri enti – è possibile aiutare e accogliere madri e minorenni che vogliono uscire dal circuito mafioso e fare un ulteriore passo verso l’applicazione concreta dei principi fondamentali sanciti dalla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia, di cui quest’anno ricorre il 30° anno dall’approvazione».
«Senza dimenticare il protocollo d’intesa con l’associazione San Benedetto Abate per l’attuazione del progetto di riconversione e riutilizzo sociale di beni confiscati alla criminalità organizzata volto alla realizzazione dell’Università della Ricerca, della Memoria e dell’Impegno UniRiMI “ROSSELLA CASINI” Limbadi di Vibo Valentia”».

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