BARI Per adesso c’è solo materiale da retroscena e racconti in prospettiva. Ma l’arrivo dei renziani nel campo del centrosinistra ha già aperto nuovi spazi e attirato truppe in Calabria (dall’avenguardista Magorno fino all’ex pentastellata Silvio Vono, per restare al reclutamento parlamentare). Nulla quaestio, almeno fino a sabato mattina, riguardo alla possibilità di presentare liste alle prossime Regionali (in programma tra novembre e gennaio prossimi, una data ancora non c’è). Si dà per scontato che Italia Viva, nuova formazione capitanata dall’ex premier, non ci sarà. E invece, a sparigliare le carte, arriva una dichiarazione della front woman del partito, Maria Elena Boschi, capogruppo alla Camera. Che offre una conferma e apre un dubbio. La conferma è che «Italia viva non presenterà le liste in Umbria e Emilia Romagna». Fin qui nulla di nuovo, ma «per i prossimi mesi vedremo cosa decideranno i territori». Boschi, dunque, ribadisce che i renziani non parteciperanno con il proprio simbolo alle regionali umbre e emiliane, ma è possibilista sugli appuntamenti successivi in Toscana, Calabria, Campania e Puglia. «Siamo appena nati – ha chiarito – abbiamo entusiasmo, dobbiamo strutture il partito. Lo faremo alla Leopolda, a Firenze, nel decimo appuntamento, dal 18 al 20 di ottobre, per proporre idee e presentare il nuovo partito». Poi due battute riservate a due esponenti del Pd, in passato molto vicini a Renzi: «Il sindaco di Bari Antonio Decaro è un amico. È un bravissimo sindaco. Bari è bella e piena di turisti. Noi facciamo il tifo perché venga in Italia viva, ma rispettiamo le sue scelte. Luca Lotti? I rapporti personali sono buoni, ma le nostre strade sono divise – ha concluso – Lotti ha scelto di rimanere nel Pd». Nessun riferimento esplicito alla Calabria, ma il fatto stesso che il no alla presentazione delle liste non sia più dato per scontato apre nuovi scenari. Specie in un contesto che vede una spaccatura verticale nel Pd, diviso tra la linea della segreteria nazionale che dice no a Oliverio e le truppe del governatore, decise a sostenere fino alla fine la sua (ri)candidatura.
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