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"Disastro" Corap, infuria la polemica: sotto attacco la linea del governatore

Domani in seconda Commissione del Consiglio regionale la proposta di legge per la liquidazione coatta del Consorzio Attività produttive, ormai in crisi irreversibile. Guccione contro Oliverio, dure…

Pubblicato il: 29/09/2019 – 13:21
"Disastro" Corap, infuria la polemica: sotto attacco la linea del governatore

Si infiamma il dibattito politico sul Corap, il Consorzio regionale delle Attività produttive al centro di una gravissima crisi. Domani all’ordine del giorno della seconda Commissione del Consiglio regionale, in seduta congiunta con la prima commissione, sono previste le audizioni sulla proposta di legge, di iniziativa dei consiglieri regionali Mirabello, Greco e Giudicendrea, sulla liquidazione coatta del Corap: Il governatore Mario Oliverio aveva provato a far approvare il testo nell’ultima seduta consiliare, ma, vista la durissima opposizione alla “mossa” di Oliverio, alla fine la discussione è stata rinviata. Sul Corap, domani, in Commissione relazionerà il consigliere regionale del Pd, Carlo Guccione, che andrà all’attacco. Nella relazione Guccione scrive che «quella del Corap si presenta come una vicenda dai contorni poco chiari, per certi versi torbidi, sulla quale è urgente fare chiarezza. È certo, in tutti i modi, che l’esito di tale vicenda non può essere deciso né frettolosamente né sulla base di poche e sommarie informazioni perché si tratta di determinarsi sul destino di oltre cento famiglie e sulla politica industriale della nostra regione. Questo non può lasciarci indifferenti. Ciò che ci compete – aggiunge Guccione – è fare una operazione verità, perché è solo da questa che può scaturire una decisione ben ponderata, giusta, libera dai legittimi sospetti che hanno attraversato l’aula del Consiglio regionale. Sospetti che vertevano tutti in una medesima direzione: ovvero, che la norma presentata in aula, fuori sacco, altro non celasse che la volontà e l’interesse di mettere una pietra sopra alle malefatte della gestione targata Oliverio. Commissari che sono riusciti nel difficile intento di fare peggio di quanto non avesse già saputo fare quello nominato da Scopelliti nel lontano agosto del 2013». Guccione ritiene che «la liquidazione coatta amministrativa proposta dal commissario si configuri precisamente per quello che avevamo immaginato: “Un colpo di spugna sulla gestione delle ex Asi portata avanti negli ultimi sei anni e, in specie, negli ultimi cinque, sotto la gestione Oliverio”. Crediamo che vada assunta una norma per la predisposizione e adozione di un Piano di risanamento e riequilibrio e di un Piano industriale per il Corap. La Regione Calabria ha il dovere di ripianare il debito prodotto nel corso della gestione commissariale mediante il già previsto e autorizzato stanziamento di tre milioni di euro annui per le annualità 2019-2020-2021, aumentandolo attraverso una apposita norma finanziaria inserita nel prossimo Bilancio di 10 milioni annui per le annualità 2020-2021-2022-2023 teso a ripianare i debiti del Corap». Sul Corap interviene anche il delegato Udc di Reggio Calabria, Riccardo Occhipinmtil che parla di «un altro emblema del fallimento del governo regionale. La gestione del Corap rappresenta, al peggio, tutte le incapacità di una Giunta regionale incapace di fare le riforme e di rilanciare lo sviluppo economico». Secondo Occhipinti «il Corap non è più in grado di adempiere alle proprie funzioni di sviluppo e valorizzazione delle aree produttive e industriali che gli spettano per legge. E la risposta della Giunta qual è? Quella di risolvere tutto con un colpo di spugna mettendo in liquidazione il Corap e sulla strada i suoi dipendenti, ai quali vengono fatte promesse vane di assorbimento in altri enti regionali. Tralasciando le modalità assurde con le quali sono state spese le risorse pubbliche – dice ancora Occhipinti – e tra queste i centomila euro per una sede Corap in Marocco di cui si disconosce l’utilità, adesso non si può tracciare una linea e andare a capo. Mi auguro che il Consiglio regionale sappia trovare una soluzione per elaborare un piano di risanamento che sappia rimettere in piedi il Corap restituendo alle strutture territoriale le proprie funzioni e garantire i livelli occupazionali. L’Udc sarà al fianco dei lavoratori e non consentirà la perdita di un solo posto di lavoro».
 

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