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Bankitalia si apre ai cittadini

A Catanzaro la prima tappa degli appuntamenti previsti in Calabria. Magarelli: ««Vogliamo ascoltare ed essere valutati»

Pubblicato il: 30/09/2019 – 18:24
Bankitalia si apre ai cittadini

CATANZARO Parte dal Capoluogo di regione il secondo ciclo di incontri che la Banca d’Italia ha voluto organizzare per spiegare ai cittadini le funzioni e gli obiettivi della banca centrale attraverso quasi cento eventi organizzati in tutto il Paese. Un appuntamento che questo pomeriggio ha visto animarsi di addetti del settore, esponenti del mondo delle professioni e delle associazioni di categoria, anche studenti, ma soprattutto tanti cittadini interessati a capire qualcosa in più sui delicati temi della stabilità nel settore finanziario, della tutela del risparmio e della protezione dei clienti dei servizi bancari e finanziari.
Sul palco, come in un talk show, gli esponenti della Banca d’Italia si sono confrontati con Annarita Trotta, docente di economia degli intermediari finanziari all’Università Magna Graecia, e con la giornalista economico-finanziaria Stefania Tamburello. Protagonista, per una volta, anche il pubblico in sala, che ha avuto la possibilità di interagire tramite un’app per telefoni cellulari, rispondendo a sondaggi in tempo reale e rivolgendo domande direttamente ai relatori. Molti i temi sollevati dai relatori e dalla platea, dalle curiosità sul funzionamento delle ispezioni ai tecnicismi come il famigerato bail-in: su tutto, i dirigenti dell’istituto centrale hanno fornito chiarimenti e aiutato a orientarsi in un ambito non facile ma spesso al centro del dibattito mediatico.
Nel corso della conversazione, che è stata moderata dal presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Calabria Giuseppe Soluri, gli esperti di via Nazionale hanno spiegato con parole semplici, esempi e immagini come funziona oggi la Vigilanza sul sistema bancario e su quali tutele possano contare i cittadini. Un sistema complesso, che vede il coinvolgimento di soggetti diversi anche a livello europeo, ma nel quale le autorità nazionali come la Banca d’Italia continuano a giocare un ruolo di primo piano.
Le porte della sede di Largo Serravalle si sono aperte, insomma, per favorire quell’incontro-confronto che punta a consolidare la fiducia che la società civile deve avere nei confronti della Banca d’Italia. Perché «cittadini che più consapevoli potranno affrontare meglio rischi di natura economica-finanziaria ma anche effettuare scelte più consapevoli», suggerisce Paola Ansuini, responsabile della comunicazione di via Nazionale. «Il risparmio degli italiani è cambiato e, di conseguenza, deve cambiare anche il modo in cui questo risparmio viene protetto da rischi che sono anch’essi in evoluzione: un’informazione corretta e approfondita è essenziale per una tutela efficace – spiega ancora la responsabile della comunicazione. Iniziative come “Incontri con la Banca d’Italia” sono a nostro parere fondamentali per rafforzare, nel segno della fiducia, il rapporto tra i cittadini e la banca centrale che, non dimentichiamolo, è al loro servizio».
«Incontri con la Banca d’Italia», ha ricordato in conclusione il direttore della Filiale di Catanzaro, Sergio Magarelli, tornerà in città il 22 ottobre con un altro evento dedicato alle statistiche per l’analisi di economia, e poi ancora a gennaio per parlare di innovazione nel sistema dei pagamenti. L’unica altra tappa calabrese è in programma a Reggio il 20 novembre, quando nella città dello Stretto si parlerà di politica monetaria e stabilità del valore della moneta. A Catanzaro si parla di vigilanza. «Il sistema bancario sta affrontando in questo periodo una delle più grandi trasformazioni della sua storia – spiega il direttore della Filiale -. Questo è dovuto anche all’innovazione tecnologica: è una sfida che è vitale per il sistema bancario e dà la possibilità di essere al passo con i tempi».
Quello che è importante, secondo Magarelli è il rapporto con i cittadini, con la comunità di cui vogliamo essere riferimento. «Vogliamo ascoltare ed essere valutati: un dialogo sempre aperto è il buon viatico per capire quali sono le cose importanti per la comunità e realizzare nell’ambito nei nostri compiti – ha affermato Magarelli -. Quello che vogliamo è dare risposte chiare, precise se possibile utili perché è una cosa molto importante essere utili, non è sufficiente essere bravi nel proprio lavoro. Quello che conta è che la propria attività sia percepita e utile nei confronti della propria comunità». (mari.ga)

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