CATANZARO L’azienda “Muscolo di grano” rappresenterà l’Italia a Dubai nella prossima esposizione mondiale del 2020. A guardare bene i suoi prodotti si stenta quasi a crederci. Realizzati con farina di grano e di legumi, sembra invece di assistere all’offerta di svariate forme di insaccati (qui un nostro servizio del 2017). Dalla porchetta alla fiorentina, agli straccetti e così agli hamburger, per poi giungere, tra gli ultimi nati, al pollo e al tacchino. A farla da padrone sono le proteine ma non di natura animale. «Il muscolo di grano – spiega Lucia Marascio, a L’Economia del Corriere della Sera (ed. Mezzogiorno) – è un alimento vegetale ricco di proteine e senza colesterolo. Si ottiene dalla lavorazione di farina di frumento biologico, farina di legumi, olio extravergine di oliva, spezie e sale. L’impasto forma il vero e proprio muscolo ed è l’alternativa vegetale alla carne». A gestione familiare, l’azienda Muscolo di grano di Isca sullo Jonio, in provincia di Catanzaro, è nata da un’ invenzione di papà Enzo, nel 1991, affetto da ipertensione e diabete. A guardarlo bene questo “muscolo di grano” ha pelle, nervo e fibra, esattamente come un taglio di manzo, ma è fatto soltanto di farina di frumento e legumi. È una proteina nobile, ripulita da trigliceridi, colesterolo e grassi. Lo si può conservare a lungo fuori dal frigorifero per poi fare impazzire gli invitati a cena. Con i suoi 16 dipendenti e 1 milione e 200mila euro di fatturato, Muscolo di grano raggiunge il mercato nazionale attraverso la grande distribuzione, posizionato naturalmente negli scaffali dedicati ai prodotti vegani. All’estero è presente in Germania, Inghilterra e Svizzera.
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