di Michele Presta
SANTO STEFANO DI ROGLIANO Centro città e periferia. I costi dello smaltimento delle lastre di amianto utilizzate per l’edilizia pubblica e privata non lasciano scampo a nessuno. Questo è l’argomento caldo da diverse settimane, oltre che terreno fertile di scontro politico a suon di denunce, nella città di Santo Stefano di Rogliano, dove, diversi cittadini sono preoccupati dalle condizioni delle lastre presenti sulla stazione ferroviaria. In un nostro servizio (qui altri dettagli) avevamo rivelato che l’amministrazione comunale guidata da Lucia Nicoletti avesse già da diverso tempo riattivato i rapporti con Ferrovie della Calabria, proprietaria della stazione, e unica deputata ai costi di smaltimento delle lastre di amianto.
Dopo il servizio giornalistico la ditta Ruffo Tecnologia Ambientali & Partners, ha protocollato al comune e anche a Ferrovie della Calabria una proposta che entrambi gli enti stanno prendendo seriamente in considerazione. «In merito a quanto appreso a mezzo stampa – scrive la ditta ai due enti – stiamo sottoponiamo alla vostra attenzione che la nostra impresa in partnership con la Ensit srl, offre gratuitamente l’esecuzione della rimozione e dell’amianto e la relativa posa di nuova copertura in pannelli coibentati per superfici superiori ai 250metri quadri. In contropartita è sufficiente, da parte del proprietario, la cessione ventennale del diritto di superficie per la realizzazione di un impianto fotovoltaico sulla nuova copertura che andremo a realizzare».
In sostanza la ditta con sede legale a Milano ed una seconda a Villa San Giovanni tende una mano per risolvere il problema. Il primo ostacolo che la collaborazione con la Rta & Partners permetterebbe di aggirare è proprio quello dei costi. Le casse comunali languono, idem quelle di Ferrovie della Calabria che nella zona del Savuto dopo aver bonificato le stazioni di Rogliano e Piano Lago altrettanto non ha fatto con quella di Santo Stefano di Rogliano. (m.presta@corrierecal.it)
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