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Il trasporto scolastico non c'è, mamme in rivolta a Crotone – VIDEO

Protesta per il mancato avvio del servizio. L’assessore Galdieri spiega che il Comune ha le mani legate per “colpa” di una sentenza della Corte di conti del Piemonte

Pubblicato il: 01/10/2019 – 13:34
Il trasporto scolastico non c'è, mamme in rivolta a Crotone – VIDEO

di Gaetano Megna
CROTONE La rivolta delle mamme per il mancato avvio del trasporto scolastico. Una cinquantina di mamme questa mattina hanno preso d’assalto il palazzo comunale di Crotone per chiedere l’immediato avvio del servizio del trasporto scolastico. Sono i genitori dei ragazzi che abitano nelle periferie della città pitagorica e, quindi, distanti chilometri dagli edifici scolastici. Probabilmente era stata indicata la data del primo ottobre quale inizio. Sta di fatto che il trasporto scolastico oggi non è partito. È stato, invece, avviato quello della mensa.
L’assessore comunale alla Pubblica istruzione, Valentina Galdieri, ha tentato inutilmente di calmare gli animi, spiegando le ragioni del ritardo. Galdieri sottolinea che l’amministrazione comunale era pronta a far partire il servizio subito, ma ci sarebbe un impedimento legale-burocratico non addebitabile al comune di Crotone. Le risorse sono state inserite nel bilancio e potrebbero essere subito impegnate. A bloccare l’attività è stata la deliberazione numero 46 del 6 giugno scorso con la quale la Corte dei conti del Piemonte ha stabilito, in osservanza al Dslg 63/017, che il trasporto scolastico non può essere annoverato tra «i servizi pubblici locali a domanda individuale». Spetta al governo nazionale intervenire con un nuovo decreto. Cosa che sino ad oggi non ha fatto e, quindi, i Comuni hanno le mani legate.
https://youtu.be/jzeORRFcIyQ
Nonostante le spiegazioni dell’assessore le mamme hanno continuato ad urlare contro l’amministrazione comunale e hanno annunciato nuove azioni di protesta. Al Comune questa mattina c’era anche la mamma della ragazza disabile grave di Capocolonna, che frequenta la seconda media dell’Ic “Giovanni XXXIII”.
Non si è unita la coro delle altre mamme, ma ha cercato di capire se per la figlia, che non deambula e non parla, ci sia la possibilità di ottenere, in tempi brevi, il servizio del trasporto scolastico. Competente di questo servizio è l’assessore ai Servizi sociali, Ines Mercurio. Secondo l’assessore il trasporto dei disabili potrà essere garantito all’inizio del prossimo mese di novembre. In questo caso le responsabilità, se mai ce ne fossero, andrebbero cercate nella burocrazia locale.
Il Comune, prima di procedere all’attivazione del servizio, deve espletare una serie di operazioni: deve accertarsi del numero dei disabili e del tipo di disabilità, in una interlocuzione con le scuole presenti nel territorio e, poi, fare le gare per assegnare il servizio. Poteva essere fatto tutto prima? Non c’è dubbio che è così, perché ora i genitori della bambina di Capocolonna dovranno passare un mese infernale: la mattina dovranno accompagnare la ragazza a scuola e aspettare in macchina la conclusione delle lezioni. La famiglia non è facoltosa e non può spendere soldi per andare avanti e indietro da Capocolonna, che dista una decina di chilometri dall’edificio della “Giovanni XXXIII”. (redazione@corrierecal.it)

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