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«Alunni disabili discriminati a Lamezia»

di Nunzia Coppedè*

Pubblicato il: 02/10/2019 – 18:05
«Alunni disabili discriminati a Lamezia»

E anche l’anno 2019 ci ha omaggiato della continuità alla disapplicazione delle leggi che tutelano il diritto esigibile all’istruzione degli alunni con disabilità. Forse siamo abituati ormai ad accettare la disabilità in quanto situazione particolare che non si concilia con l’obbligo di attivare in tempo utile tutti gli strumenti necessari, previsti per legge, e finalizzati a rendere esigibile il diritto all’inclusione scolastica degli alunni con disabilità a pari merito degli altri alunni.
La Fish Calabria esprime piena solidarietà alle famiglie degli alunni con disabilità di Lamezia Terme che dal 16 al 30 settembre, hanno dovuto mettere in campo tutte le loro energie per reclamare il diritto dei loro figli alunni con disabilità a non essere discriminati.
Con la Nota “Città di Lamezia Terme – pertinenza Prot. 61144/PROT del 24/09/2019 – Titolo VII – Classe 12” il Comune, nelle more dell’espletamento di una procedura aperta ad evidenza pubblica, ha dato mandato al Responsabile unico del procedimento di procedere entro la fine del corrente mese, stante la pregressa mancata programmazione, all’erogazione del “servizio finalizzato alla promozione dell’autonomia e della comunicazione personale agli alunni portatori di handicap frequentanti la scuola dell’obbligo”, con cui sarà possibile soddisfare in un ridottissimo tempo, rispetto al fabbisogno rilevato nei dati storici del settore, e per un periodo molto limitato tale servizio. Gli alunni con disabilità del Comune di Lamezia Terme che hanno il diritto di frequentare la scuola dell’obbligo per l’anno scolastico 2019 /2020 sono 85. Il monte di ore previste per l’erogazione del servizio sono in totale1706. Con la logica di non fare torto a nessuno e alla faccia del PEI il tempo di erogazione sarà suddiviso in parti uguali per il numero degli alunni con disabilità, circa 20 ore per alunno. Poi?
Cos’è che non ci sta bene?
Discriminazione: il primo giorno di scuola è lo stesso per tutti gli alunni meno che per gli alunni con disabilità.
Incertezza: le famiglie degli alunni con disabilità devono misurarsi ogni giorno con la precarietà o l’assenza di servizi fondamentali, che le obbliga a prendere da scuola in anticipo i loro figli.
La mancata organizzazione e programmazione al fine di recuperare le risorse necessarie a garantire i servizi di supporto per tutto l’anno e in base al fabbisogno. Gli alunni con disabilità non sono cloni e i servizi devono essere garantiti in base ai bisogni individuali, quindi, è inaccettabile, il criterio utilizzato (20 ore per alunno) per l’attribuzione delle ore da erogare del servizio finalizzato alla promozione dell’autonomia e della comunicazione.
Incoraggiati, per la loro autorevole provenienza, le parole espresse dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico. Le norme “di avanguardia” – ha detto il Presidente – che “tutelano e favoriscono l’inserimento dei ragazzi con disabilità” vanno “pienamente e concretamente attuate. È compito delle istituzioni in primo luogo, ma tutti siamo chiamati a contribuirvi”.
La FISH Calabria dice Basta! Alle discriminazioni, le lacune, le violazioni e i disagi che impediscono agli alunni con disabilità di frequentare l’anno scolastico al pari dei compagni e chiede l’immediato ripristino del diritto esigibile e costituzionale all’istruzione.

*presidente Fish Calabria onlus

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