ISOLA CAPO RIZZUTO A dividere è l’ipotesi di accordo con Enzo Sculco. A Isola Capo Rizzuto si vota per l’elezione del sindaco e del consiglio comunale il prossimo 10 novembre e il centrosinistra e i movimenti sono all’opera per la scelta dei programmi e dei candidati. Una attività complessa e piena di trabocchetti. Non ha avuto successo un incontro tenutosi a Crotone, questa volta alla presenza dell’ex sindaco Nuccio Milone. L’ago della discordia, secondo i rappresentanti dei partiti della sinistra e dei movimenti, sarebbe proprio Milone, che non fa un solo passo indietro sulla candidatura a sindaco di Maria Grazia Vittemberga. Milone dopo avere partecipato, lo scorso mese di agosto, a due riunioni non è più andato, anche se invitato, agli altri incontri convocati dal tavolo della sinistra che ipotizza la candidatura a sindaco di Raffaele Gareri. L’altro ieri, però, è ritornato a sedersi con quelli che gli contestano di volere l’accordo con Enzo Sculco. Milone ha negato di avere avviato un confronto per stipulare l’accordo con “il reuccio” e, anzi, a questo proposito è stato chiaro: «Da sempre mi batto contro i poteri forti». La sinistra e i movimenti ribattono che «la sua candidata a sindaco, Vittemberga, ha avuto un incontro alla Provincia con Flora ed Enzo Sculco, alla presenza del segretario provinciale del Pd, Gino Murgi e di altri importanti esponenti dem». Tradotto: Vittemberga non disdegnerebbe l’accordo con Sculco. Un accordo, tra l’altro, voluto e sostenuto da quell’area dem che rappresenta l’attuale maggioranza di via Panella. Quest’area, infatti, con i DemoKratici di Sculco l’accordo lo ha già fatto alla Provincia e al Comune di Crotone, dove i consiglieri comunali del partito di Zingaretti trovano sempre il modo di rendersi utili alla maggioranza che fa riferimento a Sculco. Su Isola Capo Rizzuto si è scatenata anche la guerra interna al Pd che, nella provincia di Crotone, non si è mai sopita. Alla fine dell’incontro dell’altro ieri le parti sono rimaste distanti: Milone continua a sostenere che la candidatura di Vittemberga è vincente, perché gode della stima degli elettori mentre gli altri (pezzi del Pd, sinistra e movimenti civici) non vogliono sentire parlare della candidatura di Vittemberga targata Sculco e dicono che prima di tutto occorre stabilire la linea politica su cui procedere e, poi, si parlerà di candidature. I tempi sono ristretti e Milone è deciso ad andare avanti: «Vittemberga si può candidare anche con due liste e, poi, vediamo al ballottaggio». Secondo l’ex sindaco nelle due liste non dovrebbero esserci candidati riconducibili al “reuccio”. Come farà, però, con quella parte del suo partito che con Sculco gli accordi li ha fatti vuole farli ed è d’accordo a candidare a sindaco Vittemberga? Le elezioni di Isola Capo Rizzuto sono un test locale anche in vista delle prossime Regionali e chi vince potrà dare una mano proprio a chi punta a raccogliere consensi per il rinnovo del consiglio regionale. (gm)
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