BRUXELLES Passo decisivo per il riconoscimento finale da parte dell’Ue del formaggio “Pecorino del Monte Poro”, prodotto in Calabria, nei comuni della provincia di Vibo Valentia. La Commissione europea ha infatti pubblicato oggi, sulla Gazzetta Ufficiale dell’Ue, la domanda di registrazione della futura Denominazione d’origine protetta (Dop). Da ora, secondo la normativa europea, coloro che vorranno sollevare obiezioni alla registrazione del “Pecorino del Monte Poro”, avranno tre mesi di tempo per farlo. Superata quella data, e se nessuno avrà sollevato riserve l’eccellenza agroalimentare calabrese potrà essere iscritta nel Registro europeo delle Denominazioni d’origine e Indicazioni geografiche protette (Dop e Igp) e delle Specialita’ tradizionali garantite (Stg) tutelate contro imitazioni e falsi, di cui l’Italia è leader.
Sulla Gazzetta Ufficiale Ue è precisato che la zone di allevamento degli ovini, nonché di produzione e stagionatura del Pecorino del Monte Poro, è rappresentata «esclusivamente» dal territorio dei seguenti comuni della provincia di Vibo Valentia, tutti appartenenti al comprensorio del Monte Poro: Joppolo, Spilinga, Zungri, Rombiolo, Nicotera, Limbadi, Zaccanopoli, Drapia, Filandari, Briatico, Ricadi, Maierato, Mileto, San Calogero, Parghelia, Pizzo Calabro, Stefanaconi, Filogaso, Tropea, San Costantino Calabro, San Gregorio d’Ippona, Sant’Onofrio, Vibo Valentia, Zambrone, Cessaniti, Ionadi e Francica.
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