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Lavia (Cisl): «Un piano strategico per la Zes di Corigliano Rossano»

Per il segretario provinciale è «necessario costituire un tavolo di consultazione permanente guidato dal sindaco e aperto alle parti sociali»

Pubblicato il: 04/10/2019 – 22:13
Lavia (Cisl): «Un piano strategico per la Zes di Corigliano Rossano»

CORIGLIANO ROSSANO «Dal 25 settembre finalmente operativo il credito d’imposta rafforzato per le imprese già operative e per quelle che si insedieranno all’interno del perimetro della Zes. Per una volta la nostra Regione non accumula ritardi, ma parte insieme a Campania e Puglia».
È quanto dichiara Giuseppe Lavia, il segretario generale della Cisl provinciale di Cosenza. «La Zes della Calabria – insiste – ha il suo fulcro nel Porto di Gioia Tauro e si estende alle zone portuali e aeroportuali di tutta la Regione. Per la nostra provincia la Zes si estende all’area del Porto di Corigliano-Rossano e alla zona ex Asi dell’area urbana di Corigliano, per un totale di 340 ettari. In questo perimetro sono attive circa 130 imprese – spiega il sindacalista –. Le imprese già operanti nell’area Zes e le nuove imprese che si insedieranno entro il 2020, potranno godere di agevolazioni fiscali importanti. In particolare le imprese che realizzano investimenti “incrementali” potranno godere di un credito d’imposta rafforzato, più che raddoppiato, rispetto al credito d’imposta Sud, che per le piccole imprese arriva al 45% dell’investimento realizzato al lordo degli ammortamenti».
In aggiunta, spiega ancora Lavia, «un iperammortamento al 150% per investimenti in innovazione, semplificazioni burocratiche e doganali, agevolazioni su Irap ed Ires. Ed inoltre, aspetto molto importante, c’è la cumulabilità piena con gli aiuti in de minimis e gli altri aiuti di stato, compresi quelli alla pesca e all’agricoltura che sono settori e vocazioni preminenti del territorio. Sappiamo che fare impresa è difficile, specialmente a queste latitudini. Crediamo però che la Zes sia una opportunità da promuovere meglio e senza ulteriori ritardi. La Zona Economica Speciale ora è realtà. Un risultato non scontato. Ci sono solo 14 mesi a disposizione, perché gli investimenti devono essere realizzati entro il 2020».
Certo, prosegue Lavia, ci sono da superare dei problemi, «su tutto le criticità nella gestione della area industriale, con un Corap prossimo al fallimento. Per la Cisl è necessario costituire un tavolo di consultazione permanente per la Zes, guidato dal sindaco di Corigliano-Rossano e aperto alla partecipazione di tutto il partenariato economico-sociale, della Regione Calabria e della Camera di Commercio, della Cabina di Regia regionale, dell’Autorità portuale, dell’Unical, della deputazione parlamentare. Promuovere le opportunità dello strumento attraverso un Ufficio Zes ed elaborare uno strategia di intervento coerente. Almeno per non avere rimpianti. Perché questa deve essere laZes di tutta la provincia di Cosenza. E poi – dice ancora Lavia – occorre fare rete, mettendo in campo tutte le idee e le competenze utili. Ad iniziare dalla possibilità di ospitare in uno dei capannoni della 488 dismessi uno spazio per ospitare nuove imprese, un piccolo “incubatore per start up”, anche alla luce delle diverse misure di sostegno alla creazione d’impresa attive. Ed ancora provare ad attrarre, attraverso la Zes e i Contratti di Sviluppo, nuove imprese, magari nel settore agro-alimentare e della blue economy, quindi realizzare almeno uno studio di fattibilità per la creazione di una Zona Franca Doganale, possibilità prevista espressamente per le aree ZES».
Nello stesso tempo, a detta del sindacalista, è necessario chiedere con forza che gli interventi previsti nel Patto per la Calabria per il Porto di Corigliano-Rossano e al centro del Piano strategico della Zes «vengano realizzati realmente con la realizzazione di infrastrutture e servizi, dalla struttura di alaggio e varo, al terminal crocieristico, fino alla viabilità di accesso. Perché di annunci si muore. Perché la nostra è storia di opportunità mancate. Perché Zes e porto possono essere leve vere per lo sviluppo del territorio e la creazione di occupazione».

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