Il 51% dei calabresi non paga la Tasi (la tassa sui servizi comunali), il 46,2% evade l’Imu (l’imposta sugli immobili). È una poco edificante classifica quella redatta dai tecnici del governo e in cui la Calabria primeggia, affiancata in verità anche dalle altre regioni del Sud. Pane per i denti degli antimeridionalisti, ma i numeri non sono soggetti a interpretazioni e quelli contenuti nel voluminoso dossier allegato al Def sono impietosi. Il documento che fotografa i vari livelli di evasione fiscale degli italiani suddivisi regione per regione è parte della Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza discusso nei giorni scorsi lunedì scorso in Consiglio dei ministri.
E la Calabria, come detto, è la prima in classifica per il mancato gettito dell’Imu; seguono la Campania (evaso il 40%) e la Sicilia (36%). Al Nord invece le regioni con le percentuali più alte sono il Friuli Venezia Giulia (25%), la Toscana e il Veneto. Alla maglia nera per l’evasione dell’Imu si aggiunge però anche quella della Tasi, che non viene pagata da poco più della metà dei contribuenti calabresi. Al 51% della Calabria segue il 37% della Sardegna, mentre le Marche sono la regione più virtuosa con il 15%.
E anche per il sommerso, infine, la Calabria è prima con punte del 20,9%, poco al di sopra di Campania e Sicilia.
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