CATANZARO Gli effetti dell’ennesimo traumatico scioglimento per mafia, con il loro immancabile carico di polemiche e recriminazioni, ma anche le speranze di rinascita e l’esigenza avvertita di assicurare personale politico all’altezza delle nuove sfide amministrative. Sullo sfondo, la crisi senza fine di una città che doveva essere la motrice della Calabria. A pochi giorni dalla presentazione ufficiale delle liste, la campagna elettorale per il rinnovo del consiglio comunale di Lamezia Terme è già entrata nel vivo.
Questa sera alle 21, sul canale 211 del digitale terrestre de L’altro Corriere tv e su Telespazio Tv (canale 11 dtt), va in onda la prima puntata di “20.20”, il talk di approfondimento dell’attualità politica, e non solo, prodotto dal Corriere della Calabria.
Ospiti dei giornalisti Danilo Monteleone e Ugo Floro sono Paolo Mascaro, Ruggero Pegna, Massimo Cristiano e Rosario Piccioni, tutti candidati alla carica di primo cittadino dei rispettivi schieramenti.
Nel corso del dibattito è emersa la volontà dell’ex sindaco Mascaro di correre al prossimo turno amministrativo «perché Lamezia aveva iniziato a risorgere prima che si verificasse il terremoto dello scioglimento». L’avvocato lametino, che sta personalmente lavorando alla compilazione di liste civiche in suo sostegno, ha elencato i risultati a suo parere ottenuti durante il suo pur breve mandato, definendo ingiusti i provvedimenti che hanno portato alla fine prematura della consiliatura.
Ruggero Pegna, candidato a primo cittadino del centrodestra, dal suo canto ha sostenuto la necessità di lanciare in campo una compagine amministrativa nuova, che sappia misurarsi con i problemi più gravi della città, ma anche pensare ad uno sviluppo dell’area industriale lametina. «Sono particolarmente fiero dell’appoggio giovanile che sto già riscontrando», un dato – ha dichiarato il noto promoter – che mi fa sperare per il meglio.
Ma le vicende legate allo scioglimento per mafia del Comune della Piana hanno inevitabilmente monopolizzato ampie frazioni del dibattito.
Dure, in tal senso, le parole del candidato di sinistra Piccioni all’indirizzo dell’ex primo cittadino Mascaro: «Davanti alle affermazioni tese ad inneggiare alla sua amministrazione mi viene il dubbio di aver forse vissuto altrove in questi ultimi anni».
Ma Piccioni ha anche rivendicato la bontà del suo progetto politico parlando di pregiudiziale inaccettabile del Pd sulla sua persona e annunciando che non pensa nemmeno all’ipotesi ritiro per favorire la convergenza sul candidato indicato dal Pd, Eugenio Guarascio (qui le sue dichiarazioni di oggi con cui si presenta come candidato civico).
Centrosinistra diviso, dunque, così come l’area di centrodestra nella quale, oltre a Mascaro e Pegna, si riconosce anche Massimo Cristiano. «Siamo stati leali alleati di Mascaro, sostenendone scelte e battaglie, ma adesso inizia un percorso nuovo», ha affermato l’ex consigliere.
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