TORINO Due distinte organizzazioni criminali dedite all’attività di usura ed estorsione sono state sgominate in Piemonte con due operazioni della Polizia coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Torino. Le operazioni, denominate “Criminal Consulting” e “Pugno di Ferro”, hanno portato all’esecuzione di 16 arresti. Almeno 30 le vittime di usura accertate e oltre 3 i milioni di euro sequestrati. Nell’inchiesta, partita nel 2014 e coordinata dal sostituto procuratore e coordinatrice della Dda torinese Anna Maria Loreto e dal magistrato Valerio Longi, sono coinvolti anche commercialisti e consulenti finanziari.
Una delle due organizzazioni criminali al centro dell’indagine era capeggiata da Vittorio Ceretta, pluripregiudicato, mentre l’altra dal sorvegliato speciale Renato Macrì, noto esponente della ‘ndrangheta ritenuto legato alla cosca Ursino-Scali-Macrí di Gioiosa Jonica. C’è poi un terzo filone, legato ai prestiti a tasso usuraio elargiti da Vittorio Raso, attualmente latitante per sfuggire ad altri provvedimenti cautelari. Raso operava con l’aiuto delle mogli di alcuni boss del clan ‘ndranghetista dei Crea, che facevano da intermediarie.
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