di Maria Rita Galati
CATANZARO Decisi, sorridenti, entusiasti. Sul palcoscenico del Teatro Politeama “Mario Foglietti” di Catanzaro va in scena la scuola migliore, quella di una generazione che vuole imparare per crescere, sapere per migliorare, all’insegna dei valori della solidarietà e della condivisione che fanno squadra.
La scuola dei docenti che usano l’innovazione per parlare lo stesso linguaggio delle giovani menti che vogliono educare alla bellezza, anche quella dei buoni sentimenti. L’inaugurazione dell’anno scolastico 2019-2020, voluta dal direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale della Calabria, Maria Rita Calvosa, e animata dalle Consulte studentesche provinciali, diventa quindi importante occasione d’incontro con i dirigenti scolastici di tutta la regione, e una ampia e variegata rappresentanza di istituti scolastici che “offrono” talenti e idee, un assaggio creativo di quello che il nuovo anno scolastico potrà produrre con la collaborazione di tutti. La manifestazione si apre con le note dell’orchestra e del coro del liceo musicale di Polistena che esegue l’Inno alla Gioia e l’Inno Nazionale, ma prima di tutto con un commosso minuto di raccoglimento per i quattro giovani morti nei giorni scorsi in un incidente stradale nel Cosentino.
Molti i temi al centro dell’attenzione dell’evento che ha visto la presenza anche dell’assessore comunale alla Pubblica Istruzione, Nuccia Carrozza, e di autorità militari ed ecclesiastiche. Il direttore Calvosa ha voluto inviare un primo forte messaggio agli studenti, quello di «vivere seguendo le proprie attitudini e le proprie capacità, di saper sviluppare le proprie spirito critico e di crescere come personalità libere e con libero pensiero».
Secondo Calvosa, «la scuola calabrese si presenta con tanti punti di forza, perché è una scuola bella e viva, con tantissime potenzialità come dico da un anno. Ci sono anche punti di debolezza, come però ci sono dappertutto, ma sono convinta che le fragilità potranno essere superate se la scuola calabrese saprà dare un senso di unitarietà».
Il direttore scolastico regionale ha, quindi, espresso l’auspicio che «gli insegnanti possano trasmettere ai ragazzi non solo conoscenza ma anche la capacità di sviluppare un pensiero libero, critico e autonomo. Alle famiglie dico di essere tranquille, perché la scuola è fatta di persone competente».
«Certo, non tutto va bene, ci sono delle defaillance, ma – ha proseguito il direttore generale dell’Usr – la scuola calabrese ha grandi potenzialità e ottiene anche molti risultati concreti, tanto è vero che molti progetti innovativi sono nati in Calabria e poi si sono sviluppati a livello nazionale. Forse la Calabria non promuove sufficientemente le proprio eccellenze, ma il mio desiderio è che la scuola calabrese abbia il riconoscimento che merita».
Calvosa si è soffermata anche sul tema della sicurezza degli istituti scolatici, tornato nei giorni scorsi alla ribalta dopo una forte scossa di terremoto nel Catanzarese: «C’è stato grande spavento, ma gli interventi di verifica degli istituti sono stati immediati e questo ha dato già una certa tranquillità». «Al momento, in generale in Calabria, ci sono alcuni dirigenti – ha spiegato il direttore dell’Usr – che evidenziano la necessità di migliorare la situazione, però è una situazione diffusa in tutto il Paese, in ogni caso bisogna sempre migliorare. Auspichiamo e seriamo che gli organi preposti, con i corretti finanziamenti e con i corretti aiuti, possano dare delle scuole sicure a tutti i ragazzi, non solo in Calabria ma in tutto il Paese. Comunque, stiamo mettendo in atto molti progetti finalizzati alla prevenzione e all’educazione della prevenzione, nella consapevolezza che la Calabria è una regione sismica, collaborando con la Protezione civile e gli ordini professionali». «Lavoriamo – ha quindi sostenuto Calvosa – affinché attraverso la scuola, che è un pilastro della società, possiamo sensibilizzare ancora di più tutte le istituzioni competenti a prestare grande attenzione al tema della sicurezza».
Altro tema affrontato dal direttore dell’Ufficio scolastico regionale è stato quello della dispersione scolastica, che – ha specificato Calvosa – «in Calabria ha livelli non elevatissimi ma certo importanti, a causa di diversi fattori. Ma devo dire che su questo aspetto il ministero ha sempre lavorato molto danno la possibilità alle scuole di intervenire con progetti o interventi mirati. E in Calabria poi c’è una particolare sensibilità al tema della dispersione e agli strumenti per recuperare gli studenti».
«Sono molto attivi sia gli enti locali che le università, e in campo – ha concluso il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale – ci sono tanti progetti e interventi con i quali confidiamo di ridurre il problema».
Musica, comicità e l’orgoglio di giovani talentuosi che sanno cosa vogliono fare del proprio futuro, anche se molto probabilmente sarà lontano dalla Calabria. Tra i riconoscimenti c’è quello a Giuseppe Imperatore, studente del liceo “Fermi”, entrato nella Top 10 delle Olimpiadi Mondiali delle Neuroscienze, che ha rappresentato, in Corea del Sud, l’Italia, la Calabria e Catanzaro. (redazione@corrierecal.it)
x
x