LAMEZIA TERME L’accusa di “bullismo istituzionale” rivolta da Ruggero Pegna a Matteo Salvini mesi fa (e rilanciata ieri in un attacco di Vincenzo Sofo al candidato unitario del centrodestra alle Comunali di Lamezia) ha creato un terremoto nella Lega lametina. Sofo è uno dei consiglieri più ascoltati dall’ex ministro dell’Interno ed è molto vicino al commissario regionale del partito Cristian Invernizzi. La segnalazione, ovviamente, non è passata inosservata e ha contribuito ad acuire i contrasti tra la “casa madre” padana e il quartier generale locale del partito. La reazione di Salvini, secondo quanto si apprende da fonti autorevoli, è stata perentoria: «Se vogliono sostenere Pegna facciano pure, ma senza il simbolo della Lega». Il leader, al solito, non ha intenzione di mediare e la sua posizione ha gettato nel panico i leghisti lametini, che avevano lavorato – insieme al resto del centrodestra – all’accordo che ha portato il promoter a correre come capofila della coalizione. Insomma, rischia di saltare tutto a pochi giorni (tre) dalla presentazione delle liste. Anche perché Pegna – che certo non poteva rimangiarsi le proprie dichiarazioni – ha spiegato di essere stato scelto proprio per il suo profilo civico e, in soldoni, di essere portatore di idee diverse rispetto a quelle della Lega almeno sul tema della migrazione.
Che la situazione sia complicata, lo confermano anche le parole di Francesco De Sarro, vicecoordinatore di Forza Italia della Provincia di Catanzaro. Per lui le dichiarazioni di Sofo sono «inopportune sia nei contenuti che nei metodi usati».
«Abbiamo scelto Ruggero Pegna – osserva De Sarro – perché rappresenta un candidato sindaco di alto profilo etico, sociale e morale, che si è tra l’altro contraddistinto, in questi anni, per iniziative a valenza culturale di estrema rilevanza su tutto il panorama regionale. Un professionista di qualità, apprezzato e conosciuto in tutta Italia e all’estero, che ringraziamo per aver accettato la nostra proposta di guidare una città importante come Lamezia Terme». Forza Italia non rinnega Pegna e non chiede al candidato di rinnegare le proprie idee. Tutt’altro: «Non potevamo effettuare una scelta migliore. Ruggero Pegna – precisa De Sarro – sintetizza alla perfezione quei requisiti necessari per svolgere un ruolo amministrativo improntato su legalità, trasparenza e idee progettuali. Un profilo al di sopra delle parti e dei partiti che tra l’altro è stato sempre vicino all’area cattolica, moderata e di centrodestra. Per questo non comprendiamo le dichiarazioni di Sofo, tra l’altro effettuate a ridosso della scadenza del 12 ottobre, ultimo giorno utile per la presentazione delle liste. L’attivista Sofo, che invitiamo a Lamezia Terme, avrà modo di constatare e rendersi conto della bontà della scelta effettuata dalla coalizione di centrodestra. Insieme a Ruggero Pegna siamo estremamente determinati a perseguire un cammino virtuoso puntando sulla crescita sociale, culturale ed economica della nostra città». Lo scontro rischia di far saltare tutto. E i leghisti lametini si trovano nel mezzo: le linee telefoniche sono bollenti, sono in programma trasferte milanesi e si studiano “piani B”. Il tempo che rimane è molto poco, ma l’ipotesi di un centrodestra al voto in ordine sparso non è più impossibile.
IL NUOVO CDU SCEGLIE MASCARO Intanto i vertici cittadini del Nuovo Cdu – Giancarlo e Giuseppe Muraca, coordinatore e presidente cittadini – chiariscono la posizione della formazione in vista delle amministrative: sosterranno Paolo Mascaro e non Ruggero Pegna. «Noi del Nuovo Cdu di Lamezia – affermano – non sosteniamo Ruggero Pegna, in quanto la sua, la riteniamo una scelta calata dall’alto e qui a Lamezia, solo condivisa da alcuni partiti del centrodestra. Una decisione, appunto, non solo assunta da alcuni dei protagonisti (spesso in negativo) della politica lametina e catanzarese degli ultimi venticinque anni – affermano ancora i dirigenti Cdu – ma fatta senza chiarezza e lontana dalle regole proposte e stabilite in precedenza. Il nostro progetto era quello di andare oltre gli steccati ideologici dei partiti per pensare solo al bene della Città. Il tutto per creare una osmosi intergenerazionale tra le migliori energie dei partiti e della società civile, del mondo del volontariato e di quello produttivo».
«Ecco perché – spiegano infine – abbiamo quindi scelto il progetto che vede una sintesi tra uomini e donne che mettono al primo posto il bene della città e della collettività e non egoistici desideri comunali o regionali. Ecco perché, noi del Nuovo Cdu, abbiamo scelto, con lealtà e coerenza, di dare il nostro contributo, con nostri candidati, alle liste che sostengono a Sindaco Paolo Mascaro».
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