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Magorno: «La Leopolda spingerà Italia Viva in Calabria»

Il leader dei renziani sostiene che dopo la convention il partito si radicherà anche in Calabria, segnalando «attenzioni al di là di ogni previsione» e annunciando sorprese nelle adesioni, tra le q…

Pubblicato il: 11/10/2019 – 18:01
Magorno: «La Leopolda spingerà Italia Viva in Calabria»

di Antonio Cantisani
CATANZARO La “Leopolda” sarà il trampolino di lancio di “Italia Viva” anche in Calabria. Ne è sicuro il senatore, e sindaco di Diamante, Ernesto Magorno, leader dei renziani in terra calabra, che registra attenzioni – e possibili adesioni – al nuovo partito «al di là di ogni previsione».
Senatore Magorno, “Italia Viva e la Calabria”: lunedì scorso il primo punto con il capogruppo al Senato Faraone, le linee tracciate sono cambiamento e protagonismo dei giovani e dei territori. Non sono indirizzi nuovi per la Calabria, in verità. Perché “Italia Viva” potrebbe essere una proposta politica nuova diversa a livello regionale?
«In questo momento c’è un enorme spazio politico in Calabria come nel resto del Paese e l’elemento di novità sta nel desiderio di partecipazione e impegno, che evidentemente non trova sponda nella tradizionale offerta politica italiana. Questo vale a maggior ragione per la Calabria: la gente ci chiede proposte e coraggio, non solo giochi di corrente e Italia viva è nata proprio con questa funzione e lo ha dimostrato l’evento con Faraone organizzato ad Aprigliano dal sindaco Alessandro Porco. C’è un ritrovato interesse per la politica che Italia Viva sta interpretando e per il progetto di Matteo Renzi e anche in Calabria deve poggiarsi su basi solide perché per la nostra terra il lavoro da fare è tanto. Ringrazio tutti quelli che ci stanno contattando a cui voglio dire che dopo la “Leopolda”, nella quale presenteremo il simbolo e il manifesto politico del nuovo partito, partirà ufficialmente la macchina organizzativa anche in Calabria».
Quindi molte indicazioni sul futuro di “Italia Viva”, anche in Calabria, arriveranno dalla “Leopolda”: quali input si attende da Renzi e dalla convention per declinare poi una concreta azione politica in Calabria?
«Siamo al decimo appuntamento con la “Leopolda” e ogni volta il livello della discussione è stato alto e innovativo perché si fonda su un confronto orizzontale e non dall’alto verso il basso. La Calabria e il Sud saranno un tema centrale, con punte avanzate di riflessione soprattutto sul terreno delle politiche per il lavoro e delle protezioni sociali. Con uno sguardo sempre attento alle positività che la nostra terra esprime, penso a esempio all’agricoltura o allo straordinario polo innovativo che è l’Unical. Mi attendo, dunque, un carico di proposte di cui far tesoro per l’immediato futuro della Calabria».
“Italia Viva” anche in Calabria sta manifestando una certa forza attrattiva, l’arrivo della ex M5S Silvia Vono è indicativo sotto questo punto di vista: ma ci sarà una “regolamentazione degli ingressi”, per così dire, e su quali basi? In Calabria spesso la nascita di forze politiche è stata lo strumento per agevolare il solito deleterio fenomeno del trasformismo e della transumanza…
«Siamo una forza ancora non strutturata per così dire sul piano burocratico – statuto, regolamenti, comitati – ma evidentemente c’è una selezione non tanto sulle persone ma sulle idee e i valori di cui ognuno di noi deve farsi interprete all’interno di Italia viva. Le adesioni di queste settimane sono preziose e non vanno lette in una logica di mero opportunismo. Si è fedeli a se stessi e ai propri ideali e in nome di essi si aderisce a una forza politica. Stiamo realizzando un grande lavoro e sempre in una logica di squadra, ognuno dà il suo contributo con entusiasmo e passione. Penso, solo per citare un nome, allo straordinario impegno di Stefania Covello».
“Italia Viva” e Pd: l’impressione è che il dente avvelenato con i democrat, a partire da Magorno, sia ineliminabile e che il dialogo sia comunque complicato, soprattutto con un Pd così lacerato…
«Come ha sempre detto Renzi, non siamo nati contro qualcuno, tantomeno contro il Pd. È fisiologica una dialettica anche accesa, ma è proprio per sottrarci alla conflittualità che distingue il dibattito interno al Pd, e di cui Matteo è stato primo bersaglio in questi anni, che si è deciso di creare una nuova casa che, per quel che ci riguarda, si sforzerà di conservare un rapporto positivo con il Pd come con tutte le forze progressiste e alternative ai sovranisti».
In ogni caso, è innegabile che è proprio dal Pd che si stanno registrando gli arrivi più consistenti, anche perché renziani nei democrat ancora ce ne sono: l’ex ministro Maria Carmela Lanzetta è data già dei vostri, Giuseppe Aieta ci starebbe pensando. È così? E altri nomi?
«Posso assicurare che le attenzioni verso “Italia viva” in Calabria sono crescenti, al di là di ogni previsione soprattutto nella fascia degli amministratori e dei giovani impegnati in politica. Ci saranno sorprese, di più non posso dire».
Negli ultimi giorni anche su organi di informazione si è vociferato di contatti tra l’area oliveriana e Italia Viva: suggestioni giornalistiche o c’è un fondamento di verità? E se davvero Oliverio bussasse alla porta di Renzi, Magorno come la prenderebbe?
«Conservo il massimo rispetto per la sua storia politica, ma rimane intatto il mio giudizio politico negativo sull’esperienza di questo Governo regionale e ritengo urgente, necessario e non più rinviabile un radicale rinnovamento nei contenuti dell’agenda politica regionale e nella sua classe dirigente».
Lei è stato uno dei primi fautori di una possibile intesa tra Pd e M5S alle Regionali, ma in Calabria l’operazione sembra davvero “contronatura”.
«Siamo evidentemente in una fase politica nuova, frutto delle evoluzioni che hanno portato alla nascita del nuovo Governo e alla marginalizzazione della Lega e di Salvini. Credo in ogni caso che l’eccesso di tatticismo, anche in questo caso, vada superato e piuttosto occorra ancorare ogni discussione a un programma coraggioso. Se si ragiona di idee e non di persone, sarebbe già un passo in avanti».
E “Italia Viva” alle Regionali? In fin dei conti, una lista potrebbe starci, considerando che da perdere non avreste nulla, a pensarci bene…
«Ci sono tante persone pronte a impegnarsi in Calabria a fianco a Matteo ma adesso tutte le nostre attenzioni sono rivolte alla “Leopolda”, che rappresenta il vero momento fondativo di “Italia Viva”». (redazione@corrierecal.it)

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