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“Mater”, la Procura di Cosenza chiede 16 condanne

L’operazione antidroga scaturì a fine 2016 dalla scelta di una mamma coraggio che denunciò il figlio

Pubblicato il: 11/10/2019 – 18:51
“Mater”, la Procura di Cosenza chiede 16 condanne

di Michele Presta
COSENZA “Mater” è stata l’operazione capofila di una serie di inchieste che hanno visto al centro delle indagini condotte dai carabinieri e della polizia di stato dichiarazioni delle «mamme coraggio» cosentine che hanno denunciato i figli assuntori e spacciatori di sostanze stupefacente. Le indagini sono state condotte dai carabinieri del comando provinciale di Cosenza, coordinati dalla Procura della Repubblica di Cosenza e portò sul finire del 2016 all’esecuzione di 35 misure cautelari oltre che di 9 obblighi di dimora. Notificato l’avviso di conclusione delle indagini, nel corso dell’udienze preliminari, più di 20 indagati hanno deciso di patteggiare la pena. Per chi, invece, ha optato per il rito ordinario si sono susseguite le udienze dinnanzi al tribunale di Cosenza in composizione collegiale. Nel fascicolo d’indagine i carabinieri annotarono centinaia di episodi di cessione di sostanze stupefacenti, ma anche di usura ed estorsione. Di questo corrispondono gli odierni imputati. Marco Perna è imputato eccellente del processo, il figlio dello storico boss cosentino Franco, è attualmente detenuto per la pena rimediata nel corso del processo “Apocalisse”. Non sono mancati i colpi di scena, uno su tutti: il pentimento di Alberto Novello (qui la notizia). Il giovane cosentino, nel corso dell’udienza nella quale venne sentito come testimone riferì alcune circostanze che riguardavano lo spaccio di stupefacente nella città di Cosenza (qui la notizia). Chiusa l’istruttoria dibattimentale, il pubblico ministero Giuseppe Cozzolino, ha nel corso della sua requisitoria ripercorso l’intera vicenda contenuta in più di 200 capi d’imputazioni. Il 20 e il 22 novembre le difese discuteranno le posizioni dei loro assistiti.
LE RICHIESTE
Stefano Giannini: 4 mesi di reclusione e 800 euro di multa
Giuseppe Gozzi: 6 anni di reclusione e 12mila euro di multa
Alberto Novello: 5 mesi di reclusione e 900 euro di multa
Mirko Capizzano: 6 anni e 6 mesi di reclusione e 1500 euro di multa
Giuseppe Cofone: 7 mesi di reclusione e 500 euro di multa
Salvatore Calandrino: 8 mesi di reclusione e 6mila euro di multa
Walter Filice: 1 anno e 2 mesi di reclusione 3 3mila euro di multa
Francesco Mazzei: 2 anni di reclusione e 3mila euro di multa
Antioni Andali: 6 mesi di reclusione e 900 euro di multa
Francesco Angelo Bartolomeo: 2 anni e 1 mese di reclusione e 7mila euro di multa
Francesco Mosciaro: 6 mesi di reclusione e 800 euro di multa
Agostino Ritacco: 1 anno e 2 mesi di reclusione e 3mila euro di multa
Marco Perna: 3 anni e 9 mesi di reclusione e 12 mila euro di multa
Ernesto Mele: 2 anni e 6 mesi di reclusione
Donovan Falbo: 1 anno e 4 mesi di reclusione e 4mila euro di multa
Gianluca Polillo: 10 mesi di reclusione e 1200 euro di multa
Luigi Storino: richiesta di assoluzione perché il fatto non sussiste.
Sono stati trasmessi gli atti in procura con l’accusa di calunnia per Daniel Pugliese, Vincenzo Aiello, Tommaso Sigillo,Andrea Zicarelli, Giuseppe Pugliese. Per falsa testimonianza: Giampaolo Arcuri e Carpino Luigi, Gaglianese Riccardo, Maria De Ruvo, Pamela D’Ambrosio. Calunnia e falsa testimonianza nei confronti di Antonio Germano. (m.presta@corrierecal.it)

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