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5 Stelle, input contraddittori dalla festa di Napoli. E la Nesci non demorde

Il capo politico Di Maio stoppa l’intesa con il Pd alle Regionali ma Beppe Grillo sembra meno granitico e ascolta la deputata sempre pronta a scendere in campo. Nel Movimento però regnano confusion…

Pubblicato il: 13/10/2019 – 12:21
5 Stelle, input contraddittori dalla festa di Napoli. E la Nesci non  demorde

CATANZARO La festa dei dieci anni del Movimento 5 Stelle a Napoli consegna tanti messaggi ma anche tanti messaggi contraddittori al Movimento 5 Stelle calabrese. Il quadro resta infatti ancora destramente confuso, nel senso che il capo politico Luigi Di Maio ha dettato una linea precisa per le Regionali, dicendo che al momento «non sono all’ordine del giorno altri patti» con il Pd oltre quello civico per l’Umbria, ma questa linea a molti osservatori politici e nei commenti informali dei pentastellati è ritenuta comunque non definitiva. Intanto, il Movimento 5 Stelle calabrese incassa questo stop di Di Maio, che è aderente e coerente con le sollecitazioni della base dei militanti e di gran parte dei portavoce parlamentari, che di un’intesa con il Pd, anche “de-oliverizzato”, non vogliono nemmeno sentire parlare. Certo, i “resistenti” all’abbraccio con i democrat probabilmente non avranno fatto salti di gioia nel sentire il fondatore e garante del M5S  Beppe Grillo pronunciare dal palco di Napoli queste parole, riportate dall’agenzia Adnkronos: «Basta con i piagnistei sull’alleanza con il Pd. Non voglio che rimanete qui a dire sempre Pd, Pd… stavolta vaffa… a voi». Ma al momento – almeno fino al 27 ottobre, data del voto in Umbria che è in realtà il vero “spartiacque di tutto” –  Di Maio sembra aver tranquillizzato il M5S regionale. Tuttavia il tema delle alleanze è solo una delle tante questioni che angustiano i grillini calabresi, che per certi versi stanno riproducendo sul territorio la “balcanizzazione” del movimento su scala nazionale. Perché, nonostante ci si sforzi di richiamare tutti all’ordine, le “fughe in avanti” sono quotidiane e contribuiscono ad alimentare la confusione e pure le fibrillazioni tra i pentastellati calabresi, coinvolti in un “correntismo” impensabile fino a pochi mesi fa. La deputata vibonese Dalila Nesci ormai corre a briglie sciolte, e nemmeno il diniego – garbato nei toni ma chiaro –  di Di Maio alla possibilità di una sua candidatura a governatore la sta fermando. Secondo quanto riportato da agenzie di stampa e quotidiani, a Napoli la Nesci – come testimonia del resto una foto che la stessa parlamentare ha postato sul suo profilo facebook – si è intrattenuta a colloquio con il fondatore e garante del M5S, Beppe Grillo, al quale avrebbe riferito della sua volontà di correre per la conquista della Cittadella. Ecco come descrive l’incontro “Il Messaggero”: «Altro che raccolta di firme e battaglie identitarie. “In Calabria l’accordo con il Pd passa da una maxi lista-civetta, ma dietro ci sono i soliti potentati: ecco perché scendo in campo”, dice la deputata Dalila Nesci, autocandidata e pronta forse allo strappo. Anche lei, in mattinata, riesce a farsi ricevere da Grillo. E gli parla del no dei parlamentari calabresi all’accordo con il Nazareno. Grillo con la testa altrove nell’ultimo periodo la vede e la rincuora. Facendole capire che ormai il “capo è Luigi”. Ma insomma, hai fatto bene a dirmelo, cara». Al di là delle ricostruzioni e dei retroscena, resta il dato di una Nesci che non vuole saperne di allinearsi, anche perché in suo sostegno non mancano gli “endorsement” di spessore, come quelli delle ex ministre Barbara Lezzi e soprattutto Giulia Grillo, l’ex titolare della Salute che ha fatto leva sulle battaglie della Nesci per “ultra-commissariare” la sanità calabrese. Ovviamente, le ambizioni della Nesci continuano a incontrare il gelo non solo di Di Maio ma anche dei colleghi portavoce al Parlamento eletti in Calabria, mentre nei gruppi, nelle chat e anche nelle redazioni fioccano altri “boatos” su possibili candidature alla presidenza della Regione, a testimonianza di un momento di estrema confusione nel M5S, nel quale c’è chi sponsorizza Pippo Callipo (che avrebbe una certa prevalenza), chi Ferdinando Laghi, chi Pino Masciari, nel caso di corsa solitaria alle Regionali (se si va con il Pd ovviamente cambia tutto). Insomma, c’è parecchia frammentazione e per questo a molti grillini non sarebbe dispiaciuto anche l’altro annuncio fatto a Napoli da Di Maio, quello di voler accelerare la riorganizzazione territoriale e regionale  – 80-90 persone in luoghi decisionali – per dare maggiore spessore alla proposta politica e soprattutto per serrare i ranghi ed evitare la cacofonia delle voci e delle posizioni che si registra oggi, e non solo in Calabria. Ma tutti concordano su un dato: in realtà, al di là delle enunciazioni, sarà decisivo cosa avverrà in Umbria.   (cant.a.)

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