Nella notte si sono registrati due sbarchi sulla costa ionica reggina, coordinati dalla Prefettura. Poco dopo mezzanotte è stata avvistata una barca a vela con bordo 64 migranti di nazionalità irachena e iraniana, di cui 52 uomini 8 donne e 4 minori. I migranti trasbordati su una imbarcazione della Guardia costiera sono sbarcati nel porto di Roccella Ionica. Alle 4.30 circa è giunta una ulteriore segnalazione di avvistamento di un’altra imbarcazione al largo della costa di Brancaleone, con a bordo 44 migranti (42 uomini, 1 donna e 1 bambina), anche questi trasbordati su una motovedetta della Guardia costiera e sbarcati al Porto di Roccella Ionica alle 9.30 circa. Le operazioni di soccorso, come di consueto, sono state coordinate dalla Prefettura con l’ausilio del personale della Polizia di Stato, dei carabinieri, della Guardia di Finanza, della Guardia Costiera, della Protezione civile del Comune Roccella Jonica, del Suem 118, dell’Usmaf, della Croce Rossa Italiana e delle associazioni di volontariato. I migranti sono stati sottoposti ai primi controlli sanitari da parte del personale medico presente sul posto e assistiti dalle Associazioni di volontariato. Completate, infine, le operazioni di fotosegnalamento a cura della Polizia di Stato tutti gli immigrati saranno trasferiti in centri di accoglienza secondo il piano di riparto predisposto dal Ministero dell’Interno.
INVERNIZZI: «SBARCHI TRIPLICATI DA QUANDO SALVINI NON È MINISTRO» «Il governo Pd-5S non è solo quello del tradimento, delle tasse e delle manette, ma anche dei porti aperti a tutti. Gli sbarchi di clandestini in Italia sono triplicati. Ecco cosa succede da quando Matteo Salvini non è più ministro dell’Interno». Lo afferma il deputato e commissario regionale della Lega in Calabria, Cristian Invernizzi. «Mentre nelle strutture di accoglienza torna il caos, proprio in queste ore – osserva – sono in arrivo sulle nostre coste decine e decine di altri immigrati irregolari: 108 solo in Calabria. Il ministro Lamorgese non può continuare a far finta di nulla. L’accordo di Malta – aggiunge – è già fallito ancor prima di nascere. Prenda atto della realtà e applichi il divieto di ingresso nelle acque territoriali per chi è sprovvisto di permesso. Ne va della sicurezza del nostro Paese e dei cittadini italiani».
https://youtu.be/aA4-stduV9o
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