CORIGLIANO ROSSANO «Il grido di dolore che si solleva dal porto di Schiavonea e dalle marinerie della Calabria è un appello che sentiamo nostro». Così Michele Sapia segretario generale di Fai Cisl Calabria commenta la dura protesta dei pescatori che sono confluiti a Schiavonea, nel Cosentino, per protestare contro le normative europee che stanno «mettono letteralmente in ginocchio il settore». «Fin dal primo minuto – sottolinea Sapia – come organizzazione siamo stati impegnati su questo fronte e le ultime nostre iniziative sono tutte tese a dare risalto al dramma che stanno vivendo quanti quotidianamente lavorano in un comparto dalle enormi potenzialità ma da troppo tempo praticamente abbandonato a se stesso nelle strategie politiche nazionali e regionali». «Una scelta scellerata questa – aggiunge – che ha comportato l’ulteriore crollo in pochi anni del settore in termini di presenza sul territorio e di produzione. Basti pensare, restando ai numeri, che in questo lasso di tempo si è registrata la flessione del 45,8% della flotta peschereccia regionale e oltre la metà del valore complessivo della produzione».
«Su queste basi – ricorda Sapia – abbiamo promosso una campagna d’ascolto tra le marinerie calabresi che ci hanno consentito di realizzare un documento sindacale strategico sul comparto della pesca presentato nelle scorse settimane a Soverato. Un piano strategico in cui si analizza l’attuale situazione del settore ma si individuano anche le possibili soluzioni per risollevare il settore ittico e consentirgli di farlo contribuire alla crescita non solo economica della regione ma anche sociale». «Convinti di questo – afferma ancora Sapia – abbiamo sottoposto questo documento ai massimi vertici regionali, tra cui lo stesso governatore Oliverio, per chiedere un incontro regionale finalizzato ad affrontare le criticità e rendere operativo un piano complessivo di rilancio del settore». «Oggi più di prima – conclude Sapia – siamo mobilitati per sostenere il lavoro dei pescatori calabresi e la Fai Cisl Nazionale sarà presente al tavolo permanente nazionale al Mipaaft che si svolgerà il 24 ottobre a Roma per rappresentare ai massimi livelli i disagi che da troppo tempo vivono gli operatori del comparto ittico e le opportunità che viceversa potrebbero derivare per i territori da una strategia lungimirante sul comparto».
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