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Sanità, i sindacati chiedono garanzie e lo sblocco delle assunzioni

Russo (Cisl): «Necessarie relazioni sindacali forti». Cgil: «Chiarezza sugli impegni assunti da Cotticelli». Biondo (Uil): «Urgente anche un incontro con il ministro Speranza»

Pubblicato il: 17/10/2019 – 16:16
Sanità, i sindacati chiedono garanzie e lo sblocco delle assunzioni

CATANZARO Si è tenuto in Prefettura a Catanzaro l’incontro con il Commissario per il piano di rientro dal debito sanitario, Saverio Cotticelli e i rappresentanti delle maggiori sigle sindacali. Per la Cisl era presente, tra i vari, Tonino Russo secondo che ha sottolineato: «Come Cisl, assumendoci per intero la responsabilità della rappresentanza, abbiamo l’intenzione di essere presenti nei processi decisionali riferiti ad un sistema sanitario la cui disastrosa condizione attuale non consente irrigidimenti nelle rispettive posizioni. Le categorie – ha sottolineato il segretario Cisl – lo scorso 9 maggio hanno presentato una proposta di riorganizzazione del Ssr calabrese, un progetto complessivo per interventi che devono necessariamente partire dalla rete territoriale, dalla prevenzione, dai medici di medicina generale, dall’assistenza domiciliare integrata e da tutto quello consente di diminuire i ricoveri ospedalieri inappropriati ed abbattere i costi». Dal canto suo, la Segretaria Generale della Cisl Funzione Pubblica Calabria, Luciana Giordano ha sottolineato come le prerogative siano la stabilizzazione dei precari, lo scorrimento delle graduatorie degli idonei e le procedure concorsuali in atto e da bandire sono stati gli effetti positivi dell’accordo siglato l’8 maggio.
«AFFRONTARE LE PROBLEMATICHE DELLA SANITÀ» Tra le sigle sindacali ed il commissario Cotticelli c’è stata così convergenza d’intenti nell’evidenziare le criticità della sanità, a partire dalle problematiche del precariato, del licenziamento di unità lavorative che misurano gravi perdite occupazionali, dallo scadere di appalti riferiti ad attività esternalizzate con la messa a rischio occupazionale dei relativi lavoratori, fattori tutti tendenti ad alimentare in maniera conseguente una condizione di gravità delle strutture sanitarie, a partire dagli ospedali ed in particolare dalle strutture di urgenza-emergenza e che alla fine unitamente alla attuale situazione deficitaria della medicina territoriale si trasformano in una lesione del diritto alla salute dei cittadini calabresi che subiscono continui e gravi disagi.
«Nell’attuale situazione – ha sottolineato la delegazione di Cgil, guidata dal segretario generale Angelo Sposato – risulta necessario pretendere chiarezza dal Commissario che nel suo ruolo e nel rispetto della legislazione vigente deve adoperarsi nell’attività di programmazione e riorganizzazione da sottoporre al confronto sindacale al fine di favorire la concertazione di importanti atti e delle conseguenti determinazioni idonee ad affrontare le problematiche della sanità calabrese con atti che attengono sia la legislazione regionale che quella nazionale e che devono impegnare le rispettive azioni di governo».
GLI IMPEGNI ASSUNTI DA COTTICELLI Il Commissario a seguito delle richieste sindacali unitarie, confortate dalla preziosa opera di mediazione del Prefetto, si è impegnato alla immediata convocazione di Tavoli tematici all’interno dei quali affrontare le emergenze sanitarie ed occupazionali, tenendo conto anche della scadenza del prossimo 31 Ottobre  per la presentazione al MEF del documento di programmazione, di adoperarsi sempre nell’ambito delle prerogative del Mef ad ottenere le adeguate coperture finanziarie per dare continuità all’attuale numero limitato delle assunzioni per ultimo effettuate e quindi rispondere alle esigenze, da attualizzare, del fabbisogno di personale.
Per la questione riguardante gli appalti, il Commissario ha precisato che stante il blocco della Stazione unica appltante determinato dal Decreto speciale Sanità Calabria, ha costituito un Tavolo Tecnico con la presenza di due unità per ogni azienda sanitaria, al fine di assicurare e garantire la continuità delle forniture di farmaci ed apparecchiature.
«CHIEDIAMO UN INCONTRO AL MINISTRO SPERANZA» A parere del segretario generale della Uil, Santo Biondo, «innanzitutto era fondamentale recuperare il confronto con la struttura commissariale. Dal tavolo odierno è emerso che la questione del personale è fondamentale per l’abbattimento delle liste d’attesa, per la riduzione della mobilità passiva, per il decongestionamento dei pronto soccorso, per evitare la chiusura di reparti per mancanza di personale: sotto questo aspetto bisogna riprogrammare la spesa. Inoltre bisogna mettere in campo il Programma operativo regionale, sul quale la Calabria è inadempiente: è una riforma importante, e le riforme per essere realizzate – ha proseguito Biondo – hanno bisogno del consenso sociale e della bonifica di tutti quegli aspetti – appalti, intermediazione di manodopera fittizia – che hanno anche agevolato la penetrazione della criminalità organizzata. Spesso a braccetto con la cattiva politica». Biondo ha poi evidenziato: «Siamo stati molto chiari con il commissario, dicendo che rispettiamo la sua funzione ma che dobbiamo capirci sul metodo. Il confronto deve essere strutturato e non sono accettabili soluzioni dall’alto senza un confronto con il territorio, su questo saremo inflessibili. Laddove dovesse nuovamente verificarsi una interruzione del confronto scenderemo in piazza. E’ necessario infine – ha concluso il segretario della Uil – un incontro con il ministro della Salute, prima di tutto perché dobbiamo capire se il Governo Conte 2 crede ancora che il Decreto Calabria possa rispondere alle esigenze della Regione, e se possa essere messa la parola fine al paradosso di un commissario che a sua volta viene commissariato dal tavolo interministeriale». Cgil, Cisl e Uil, infine, hanno ringraziato il prefetto di Catanzaro «per la mediazione svolta nell’interlocuzione con il commissario Cotticelli».

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