CATANZARO «Preoccupa lo stato di degrado in cui versa l’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro». È quanto riporta in una nota l’associazione “Cittadinanzattiva – Tribunale dei diritti del malato” che si propone per accogliere le denunce di “malasanità” provenienti dagli utenti, ovvero dei «disservizi che mettono quotidianamente a rischio la loro incolumità».
«SCOMPAIONO I REPARTI A LAMEZIA» Secondo quanto riportano i volontari dell’associazione: «Reparti e servizi – come quello oculistico o quello di cardiologia – scompaiono nell’ospedale Giovanni Paolo Secondo. Ciò è il risultato di decenni di politica sanitaria totalmente lontana dai bisogni dei cittadini». Inoltre vengono denunciare le carenze di organico, in particolare nei periodi di maggiore afflusso: «Il servizio di Pronto soccorso risulta così inadeguato, farraginoso e spesso disumano. Liste di attesa per prestazioni specialistiche ambulatoriali con tempi che quasi sempre vanno oltre i 12 mesi. Vi sono inoltre file infinite agli sportelli per prenotazioni e pagamento ticket».
MANCA IL PERSONALE AL PUGLIESE CIACCIO «Al reparto di “Emergenza” vengono a mancare 32 infermieri e 10 operatori sociosanitari, anche questo con effetti drammatici per i pazienti di Catanzaro, ma anche per quelli costretti a recarvisi da tutto l’hinterland». L’associazione addebita gran parte di questi disservi alla complessa situazione in cui versa l’Asp di Catanzaro che «è ormai allo stremo per effetto di gravi provvedimenti giudiziari che hanno portato allo scioglimento per infiltrazioni mafiose».
L’APPELLO AI CITTADINI «Rinnoviamo pertanto l’invito a tutti i cittadini, ai volontari e alle associazioni a segnalare e denunciare ogni situazione e ogni dato che riguarda il mancato rispetto del diritto alla salute che “Cittadinanzattiva” raccoglierà e porterà nelle opportune sedi istituzionali e giudiziarie se è il caso».
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