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Occhiuto: «Abbiamo provato a ripianare i debiti che avevamo ereditato»

Il sindaco di Cosenza su Facebook ripercorre la vicenda che ha portato alla proclamazione di dissesto del Comune: «Noi abbiamo comunque ridotto il deficit. E per i cittadini non cambia nulla»

Pubblicato il: 18/10/2019 – 12:05
Occhiuto: «Abbiamo provato a ripianare i debiti che avevamo ereditato»

COSENZA «Provo a fare chiarezza su alcuni punti che riguardano il dissesto perché come al solito c’è una contro informazione strumentale tesa a screditare l’Amministrazione». In un lungo post sulla sua pagina facebook, il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto ripercorre la vicenda che ha portato lo scorso 16 ottobre alla dichiarazione di dissesto finanziario da parte delle sezioni riunite della Corte dei conti. Per Occhiuto questa decisione deriva «una situazione che parte da lontano». «L’amministrazione Occhiuto – scrive il primo cittadino – che si è insediata nel 2011 ha trovato nelle casse municipali il debito e il deficit, provando a ripianarli. Tutti gli sforzi messi in atto non sono però risultati purtroppo sufficienti rispetto ai parametri prefissati». Inoltre Occhiuto evidenzia che «il dissesto non riguarda i conti attuali del Comune ma la bocciatura del piano di risanamento messo in atto dall’attuale Amministrazione fin dal 2012 sul debito e sul deficit prodotto nel passato». «Tutto riferito al periodo prima del 2010 – sottolinea nuovamente – quando noi ancora non c’eravamo». Ma il sindaco di Cosenza chiarisce anche il punto sui debiti della città. «I rendiconti di bilancio – scrive a questo proposito – evidenziano in modo incontrovertibile come i residui passivi (ossia i debiti) siano passati da 376 milioni del 2011 a 123 del 2018. Anche parificando gli stati patrimoniali (adeguando quello del 2011 ai nuovi criteri con i quali è stato redatto quello del 2018) si registra una riduzione di circa 60 milioni di euro».
E poi ritornando sulla decisione del 16 ottobre, Occhiuto afferma che «quasi tutte le procedure di pre-dissesto sono state trasformate in dissesto dalle delibere delle sezioni regionali della corte dei conti. Il dato calabrese e in generale del sud Italia evidenzia come circa il 30% dei comuni si trovi in una situazione di dissesto o pre-dissesto». «In particolare – cita – in Calabria, l’80% degli Enti locali con popolazione superiore ai 15 mila abitanti e soggetta a tali procedure». Poi una rassicurazione rivolta ai cosentini: «Per i cittadini non cambia nulla perché il comune di Cosenza adottava già fin dal 2011 i parametri previsti dalle procedure di dissesto. Il Predissesto è un piano di riequilibrio finanziario in dieci anni e il dissesto in cinque».
Infine traccia la linea che il suo esecutivo ha portato avanti in questi anni. «L’attuale Amministrazione della città di Cosenza – scrive nel post – ha lavorato sin dall’inizio in una situazione di grave squilibrio finanziario a causa del debito e del deficit pesanti ereditati dal passato. E ha lavorato pure in presenza di una riduzione consistente dei trasferimenti statali che ha riguardato tutti gli enti locali a partire dal 2010». «Ciò nonostante – conclude Occhiuto – ha ridotto le spese e ripianato in parte il bilancio e nello stesso tempo ha consistentemente patrimonializzato la città utilizzando tutti i fondi europei per gli investimenti con la realizzazione di importanti opere pubbliche».

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