https://www.youtube.com/watch?v=0urU1Jy18-o&feature=youtu.be
FIRENZE Alessandro Porco rompe gli indugi dei tanti calabresi presenti alla convention organizzata da Matteo Renzi. La scelta degli iscritti ad Italia Viva della regione Calabria ricade su di lui, in quanto simbolo di fatto di un ricambio generazionale concreto. Porco è il sindaco più giovane della Calabria e dal palco della Leopolda sprigiona forza quando rivendica con orgoglio i 1000 giorni del governo a guida Renzi. «Ero il vice-segretario di una delle federazioni più grandi d’Italia (quella di Cosenza ndr) ed ero stufo di tenere repressa in me l’idea che l’esperienza del governo Renzi sia stata la migliore degli ultimi 50 anni». Scrosciano gli applausi nell’ex stazione ferroviaria e Porco a buon grado ne fa incetta. Ma il sindaco di Aprigliano (comune della Presila cosentina ndr) ha parlato anche di amministrazione pubblica e lavoro. «Oggi siamo in una palude burocratica – dice il giovane renziano – per rilasciare una concessione servono dei mesi e questo non dipende solo dalle amministrazioni. E’ necessaria una sburocratizzazione e da questo palco voglio annunciare come nel comune che ho il compito da amministrare dal 1 gennaio 2020 ci sarà la prima giunta digitale. Questo è un messaggio chiaro che voglio consegnare al futuro». La soluzione innovativa da sola non basta, di questo Alessandro Porco è ben conscio.«In Calabria ci sono tanti piccoli comuni con dotazioni organiche sotto sviluppate. Dobbiamo farci carico di un piano per il lavoro che impieghi i giovani nelle amministrazioni locali in modo da dare risposte rapide e concrete ai cittadini. Ci sciacquiamo la bocca con la lotta alla criminalità organizzata fatta con le chiacchiere,ma il malaffare si combatte solo con il lavoro e l’occupazione». (mi.pr)
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