PAOLA «Il piano era più che legittimo, ma abbiamo deciso di ridiscuterlo in virtù di questa nuova sensibilizzazione nei riguardi dell’ambiente che sta coinvolgendo tutti i territori del pianeta». Lo ha detto Roberto Perrotta, sindaco di Paola, cittadina sulla costa tirrenica cosentina, dopo la petizione lanciata dagli ambientalisti per fermare il taglio di 22 ettari di bosco in località “Cozzo Cervello”. «Non si trattava di un taglio indiscriminato di alberi – ha spiegato il primo cittadino – ma di un piano ben strutturato nel rispetto delle legge. Siamo disposti a rimodularlo perché accettiamo le sollecitazioni degli ambientalisti, ma ci tengo a chiarire che il nostro unico scopo è tutelare la nostra montagna. Il ricavato dell’operazione infatti sarebbe stato investito in attività e opere per valorizzare il nostro patrimonio ambientale».
Sul bando del Comune di Paola per la vendita di un lotto boschivo di faggio in località “Cozzo Cervello” era intervenuta l’associazione Italia Nostra e il deputato del M5S Paolo Parentela che già nel luglio scorso aveva presentato un’interrogazione ai ministri dell’Ambiente e dei Beni culturali, al fine di «verificare l’esistenza dei vincoli naturali, ecosistemici e paesaggistici insistenti sull’area in questione».
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