Oliverio marca il territorio: «Non a caso la mia è una Giunta tecnica…»

CATANZARO Mario Oliverio marca il territorio. Il governatore non dà segni di voler indietreggiare e rilancia, lanciando un po’ di messaggi politici dalla platea di un noto hotel di Catanzaro teatro di un seminario tecnico-scientifico sulla portualità. Non risponde sui temi politici ai cronisti che lo attendono al varco, a chi gli chiede a esempio se rispondono al vero i suoi presunti tentativi di avvicinamento a “Italia Viva” di Renzi, Oliverio fa presente di «essere qui per parlare di altro», ma poi nel suo intervento al convegno qualche passaggio significativo lo espone: come quando rivendica la scelta di aver puntato su una Giunta tecnica perché questo era l’unico modo di fare programmazione e non la mera distribuzione a pioggia delle risorse, tanto cara evidentemente – sembra sottintendere il presidente – a gran parte della sua maggioranza. Insomma, un altro bel solco scavato da Oliverio, che continua a tenere il punto. Nel suo intervento, il governatore espone quindi gli investimenti messi in campo sulla portualità «secondo una visione di sistema e di programmazione». Quindi, spazio a una riflessione programmatica che è anche politica, ed è anche un piccolo sfogo: «La scelta che abbiamo fatto – sostiene Oliverio – è stata quella di liberare la Regione dalle funzioni gestionali per spostare la gestione verso gli il sistema degli enti territoriali e delle università. La Regione si è concentrata sulla programmazione e su monitoraggio dell’attuazione della programmazione. In passato evidentemente c’è stata una impostazione tesa non a programmare per fare esprimere le potenzialità e destinare le risorse verso obiettivi ma piuttosto ad assecondare la spinta, che ha caratterizzato una stagione politica lunga, della distribuzione delle risorse. Noi – prosegue il governatore – in questi anni abbiamo impostato la nostra politica nella prima direzione, e infatti non è a caso che sono stato accompagnato da una Giunta tecnica, dall’inizio alla fine della legislatura e non per una breve parentesi, perché abbiamo scelto di rovesciare quel paradigma e di fare in modo che le risorse fossero utilizzate per affrontare i problemi e consentire alla Regione di esprimere le proprie potenzialità e di mettersi al passo con altre realtà dell’Europea». E ancora, rivolto alla platea: «Non è un’operazione semplice, credetemi, non lo è stata e non lo è ancora, perché – annota il presidente – le resistenze, i contrasti, le lamentele, le traversie lungo il cammino sono sempre in agguato, ma la strada è questa per recuperare alla Calabria finalmente una prospettiva, e nella prospettiva fare in modo che si recuperi il gap con altri territori. Oggi presentiamo questa pianificazione sulla portualità che è un esempio concreto della nostra impostazione sull’utilizzazione delle risorse. Certo, dobbiamo accelerare nella fase operativa, perché molto dipende anche dai tempi in cui si realizzano gli obiettivi, tempi che – rimarca Oliverio – non possono essere biblici». Ma in generale – rileva poi il governatore – «questa è la base sui cui abbiamo lavorato e l’ispirazione che ci ha consentito di invertire un trend, visibile anche nella utilizzazione delle risorse comunitarie: oggi, la Calabria, che è partita con due anni di ritardo, ha recuperato, l’altro giorno c’è stata un’ulteriore verifica che conferma come oggi siamo la seconda Regione in Italia, non del Sud. E oggi con due anni di anticipo stiamo impostando la programmazione 2021-2017, che – conclude Oliverio – sarà ancorata a quella in corso, perché non ci può essere soluzione di continuità. Abbiamo messo in campo un’impostazione che, al di là di chi governerà la Regione, è un’impostazione dalla quale non si può tornare indietro». Sono tutte considerazioni che Oliverio ribadirà nell’assemblea – una sorta di “cantiere del programma” – che la coalizione che lo sostiene ha annunciato nei giorni scorsi, assmeblea che dovrebbe tenersi a cavallo tra la fine di questa e la metà della prossima settimana”. Dall’“entourage” del governatore infatti si rimarca come Oliverio non ha alcuna intenzione di fermarsi, continuano a presidiare un campo da gioco che il Pd che gli è contro sembra far fatica a occupare. (a.cant)