REGGIO CALABRIA «La questione delicata quanto complessa dei lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità della Regione Calabria è stata oggetto di interesse nella lettera inviata, lunedì 21 ottobre., dal capogruppo Pd a Palazzo Campanella, Domenico Battaglia ai vertici nazionali del Partito democratico, Nicola Zingaretti, Andrea Orlando e Paola De Micheli, ai Capigruppo di Camera e Senato, Graziano Del Rio e Andrea Marcucci e ai Parlamentari calabresi Ernesto Magorno, Antonio Viscomi e Enza Bruno Bossio». Lo comunica una nota dell’ufficio stampa del Consiglio regionale. «La problematica vicenda degli Lsu-Lpu – scrive Battaglia – a seguito dei provvedimenti adottati con l’ultima manovra finanziaria (Legge 145/2018, commi dal 446 al 449) si prospetta particolarmente difficile in assenza di adeguati interventi normativi. La Regione Calabria, infatti, allo stato è impossibilitata ad assumere qualunque decisione utile in assenza di risposte risolutive per i lavoratori, gli Enti locali e la stessa Regione».
«Per evitare l’attuale situazione di stallo sarebbe opportuno – continua il capogruppo Pd Battaglia – adottare provvedimenti legislativi da inserire nella prossima Legge di Stabilità definendo un percorso che vada a risolvere, tra l’altro, i vincoli cui sono sottoposti gli EE.LL. in ordine alle nuove assunzioni a tempo indeterminato. A fronte dell’impegno regionale, che ha previsto un fondo storicizzato di 39 milioni di euro annui a favore degli Lsu-Lpu nella Legge di Stabilità regionale 2019, occorrono deroghe per consentire di superare i limiti imposti dalle normative in vigore in materia di assunzioni nella pubblica amministrazione senza le quali i Comuni non potranno procedere alla stabilizzazione».
«Inoltre – prosegue – si rende necessario lo stanziamento di fondi statali e la storicizzazione degli stessi prevedendo 50 milioni di euro annui». «Mi auspico – conclude nella lettera, Domenico Battaglia – che il nuovo Governo, il Partito democratico e la deputazione calabrese in Parlamento forniscano le risposte necessarie al conseguimento dell’obiettivo, inserendo le norme indicate e garantendo con atti concreti la serenità, la sicurezza e la stabilizzazione di oltre 4.500 lavoratori, impegnati da decenni nell’espletamento di servizi essenziali in molti Comuni ed Enti della Calabria».
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