di Francesco Creazzo
REGGIO CALABRIA I rumors si rincorrono, nell’ “astronave” del consiglio regionale. Il governatore Mario Oliverio non ha ancora sciolto la riserva sulla data delle elezioni regionali nell’attesa che si definiscano gli equilibri interni alla propria coalizione. Il governatore prende ancora tempo, indispettendo alleati e oppositori (interni ed esterni). L’ultima voce che circola nei corridoi di Palazzo Campanella è quella di una possibile data del voto che slitterebbe ancora, addirittura secondo qualcuno fino al 9 febbraio e non al 26 gennaio come si era inizialmente detto, anche se l’ipotesi fa sorgere più di un dubbio sulla sua fattibilità dal punto di vista legale. Tra i corridoi di Palazzo Campanella c’è invece parecchia attenzione rispetto alle possibili sorprese: rumors di segno opposto raccontano di un possibile, imminente blitz per votare il 15 dicembre. Tale circostanza dovrebbe però, giocoforza, concretizzarsi entro l’inizio della prossima settimana, perché tra il giorno in cui viene fissata la data delle elezioni e quella in cui effettivamente i calabresi saranno chiamati alle urne devono necessariamente passare almeno 45 giorni: siamo al limite. Una circostanza di assoluta incertezza unica nella storia repubblicana, almeno da quando esistono i consigli regionali: il grimaldello con il quale il governatore cerca di ritagliarsi il più ampio spazio possibile di rilevanza politica, sempre in attesa che gli alleati sciolgano la riserva sulla possibile alleanza coi 5 stelle che lo vedrebbe estromesso da una nuova candidatura a capo del governo regionale. La certezza, in questa soluzione di stallo senza precedenti e in attesa dei risultati dell’Umbria, è solo una: prima o poi la parola dovrà passare ai calabresi (redazione@corrierecal.it).
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