GIOIA TAURO Operatività e sviluppo futuro della Gioia Tauro Port Agency sono stati gli argomenti al centro della riunione convocata in Autorità portuale di Gioia Tauro dal commissario straordinario Andrea Agostinelli. Presenti all’incontro le organizzazioni sindacali, rappresentate dai dirigenti territoriali di Cgil, Cisl, Ugl, Uil, Sul ed Orsa, il sindaco di Gioia Tauro Aldo Alessio, e Cinzia Nava, amministratore unico della Gioia Tauro Port Agency, al fianco del commissario Andrea Agostinelli.
Nel corso della riunione, è scritto in una nota, Agostinelli ha evidenziato le originarie motivazioni che hanno portato alla nascita della Port Agency e ha tracciato i momenti importanti della sua attività. Agostinelli ha, così, ricordato come l’Agenzia di somministrazione del lavoro portuale e per la qualificazione professionale del porto di Gioia Tauro sia stata istituita per dare una risposta concreta alla forte crisi che, per anni, ha investito lo scalo calabrese, ed ha sottolineato come si sia giunti a questo importante risultato dopo un intenso lavoro di studio, analisi e di continuo confronto con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha definito l’adozione, da parte del Mit, dell’intesa formale alla costituenda Agenzia portuale ai sensi dell’art. 4 del Dl 243 del 2016 convertito in Legge 18/2017.
«Nello specifico – prosegue la nota – l’Agenzia portuale ha risposto alla necessità di sostenere l’occupazione, accompagnata da processi di riconversione industriale, in una realtà portuale, come appunto quella di Gioia Tauro, dove l’80% della movimentazione container è organizzata in modalità transhipment. L’obiettivo raggiunto è stato quello di evitare un grave pregiudizio all’operatività e all’efficienza dello scalo e, quindi, al suo principale terminalista. Nell’Agenzia sono, infatti, confluiti i lavoratori in esubero dalle imprese, operanti ai sensi dell’art. 18 della legge 84/94, autorizzate alla movimentazione container, che, alla data del 27 luglio 2016, usufruivano di regimi di sostegno al reddito nelle forme di ammortizzatori sociali».
La Gioia Tauro Port Agency, società partecipata al 100% dall’Autorità portuale di Gioia Tauro, è stata istituita il 27 luglio 2017, con sede a Gioia Tauro di durata 36 mesi e quindi in scadenza il prossimo luglio 2020, dove sono confluiti i 377 lavoratori licenziati dalla MCT.
Nel corso dell’incontro, prosegue la nota, Cinzia Nava «ha tenuto a sottolineare come in questi mesi di operatività sia stato notevole l’impegno profuso, operando nel rispetto delle norme fiscali e procedurali, per garantire il pagamento dell’Indennità di mancato avviamento (Ima), corrisposta dall’Inps, per ciascuna giornata non lavorata, a cui sono state assicurate ulteriori garanzie economiche come gli assegni familiari e il bonus Renzi. Ad oggi, risultano iscritti in Agenzia 46 ex lavoratori, in quanto la maggior parte degli iniziali 377 sono stati reintegrati da MCT, a seguito di vertenze legali promosse dagli stessi lavoratori. Nel frattempo, lo scalo è stato protagonista di una serie di eventi tra i quali l’ingresso di Til (società controllata di Msc) in Med Center Container Terminal per il 100% del suo assetto societario. Nel corso dell’incontro, è stata altresì ribadita l’importanza dell’istituzione della Zes in Calabria, per favorire l’insediamento di nuove attività produttive portuali e per implementare quelle esistenti, grazie anche alla possibilità di accedere al particolare ‘credito d’imposta’ specificamente previsto per la Zona economica speciale. Alla luce di tutto quanto esposto, la riunione è stata conclusa dal commissario Agostinelli che ha evidenziato come in base alla normativa vigente (art. 4 comma 8 D.L. 243/2016), nel caso in cui restassero in forza all’Agenzia lavoratori non reimpiegati, come probabilmente accadrà, su istanza dell’Autorità portuale di Gioia Tauro, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti può autorizzare la trasformazione della stessa in un soggetto previsto dall’art. 17 della legge 84/94».
«Nel percorso, però, della sua istituzione – ha sottolineato Agostinelli – non si potrà non coinvolgere l’intero cluster marittimo di Gioia Tauro, che dovrà partecipare pro quota alla costituzione del nuovo soggetto, tenuto altresì conto che l’Autorità portuale di Gioia Tauro non è ancora stata trasformata in Autorità di sistema portuale, ma è commissariata dal 30 aprile 2014, ed ha in attivo solo 25 unità lavorative a fronte di una dotazione di 36 unità previste in pianta organica». A conclusione dell’incontro, i partecipanti si sono dati appuntamento «ad una prossima riunione che vedrà, su espressa richiesta del sindaco di Gioia Tauro, Aldo Alessio, evidentemente interessato alla piena occupazione lavorativa dello scalo, l’estensione alla partecipazione del terminalista Mct e delle altre imprese portuali».
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