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Dossier conferma: la Statale 106 è una “trappola mortale”

L’annuale report dell’associazione “Basta Vittime” espone dati preoccupanti: in cinque anni le vittime sulla Jonica sono state 107, per un costo sociale di oltre 160 milioni

Pubblicato il: 26/10/2019 – 13:25
Dossier conferma: la Statale 106 è una “trappola mortale”

CATANZARO Sono stati 107 i morti in incidenti sulla strada statale 106 Jonica nel periodo 2014-2018. E’ quanto emerge dal rapporto stilato dall’associazione “Basta vittime sulla Ss 106”, che da anni effettua un capillare monitoraggio sull’infrastruttura.  «Nei cinque anni considerati – si legge nel report – abbiamo un andamento della mortalità incostante sulla Strada statale 106. Sono 14 le vittime nel nel 2014 (l’anno migliore), 22 nel 2015, 32 nel 2016 (l’anno peggiore) e 17 nel 2017 e 22 nel 2018. In totale, nei cinque anni considerati – prosegue il rapporto dell’associazione “Basta Vittime” – si sono registrate 107 vittime, e di queste 28 nella provincia di Catanzaro (pari al 26%), 31 in quella di Cosenza (29%), 17 in quella di Crotone (16%) e 31 nella provincia di Reggio Calabria 829%)».  Scendendo ancora più nel dettaglio, il report evidenzia che «negli ultimi 5 anni nella provincia di Cosenza ogni due mesi c’è una vittima, in quella di Crotone ogni tre mesi, e in quelle di Catanzaro e Reggio Calabria ogni due mesi». Lo studio dell’associazione “Basta Vittime”, poi, rileva che «nel periodo considerato, 2014-2018, sulla strada statale 106 il 38% delle vittime ha un’età compresa tra 0 e 34 anni, il 25% tra 35 e 55 anni, pertanto il 63% delle vittime ha un’età compresa tra 0 e 65 anni. Dunque, sulla famigerata “strada della morte” in Calabria sono prevalentemente i giovani a perdere la vita. La stagione nel quale è più alta la mortalità è l’estate, con 40 vittime (37%)». Nel rapporto vengono analizzati anche i costi sociali dell’incidentalità stradale, ricavati partendo dal costo medio umano per decesso indicato dal ministero delle Infrastrutture: il risultato – spiega lo studio – è che nel periodo 2014-2018 a causa dei decessi avvenuti sulla strada statale 106 in Calabria, lo Stato ha speso circa 161 milioni «a fronte di investimenti da parte dell’Anas – spiega l’associazione “Basta Vittime” – di un terzo rispetto a questa cifra». A presentare il rapporto nel corso di una conferenza stampa a Catanzaro è stato il presidente dell’associazione “Basta Vittime sulla Ss 106”, Fabio Pugliese. «Il nostro studio – commenta –  registra un sensibile peggioramento nel numero delle vittime e un costo sociale insostenibile. E’ arrivato il momento di una profonda riflessione ma purtroppo assistiamo alla perdurante assenza della politica calabrese. Abbiamo invitato a questa presentazione tutti i rappresentanti istituzionali ma ha risposto sono un parlamentare: e allora – conclude Pugliese – non ha senso prendercela con il governo nazionale se in Calabria la classe politica non è capace di responsabilizzarsi su un problema serio e urgente, qual è quello della sicurezza di una arteria importantissima quale la statale 106». Per la cronaca, la parlamentare che ha risposto all’invito dell’associazione “Basta vittime sulla Ss 106” è stata Silvia Vono, senatrice di “Italia Viva”.

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