Ultimo aggiornamento alle 22:59
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 4 minuti
Cambia colore:
 

«Il civismo che ci vuole»

di Ettore Jorio*

Pubblicato il: 27/10/2019 – 11:28
«Il civismo che ci vuole»

C’è una disputa accesa negli Usa su chi fu ad inventare quel famosissimo slogan usato nella campagna elettorale presidenziale del 1960, che vide vincitore J.F. Kennedy su Nixon, scritto sotto una foto minacciosa di quest’ultimo: «Compreresti una macchina usata da quest’uomo?». Sapere, infatti, chi fosse l’autore era importante, atteso che costituì un metodo semplice ma efficacissimo per rilevare la predisposizione o meno degli americani a votare a presidente quello che lo divenne solo dopo, ma non in quella tornata.
Il dubbio di allora rimase, perché nessuno dei due indiziati – il famoso comico Mort Sahl e il noto giornalista politico Noe Parmentel – pretese la primogenitura né tampoco si tirò fuori dalla partita.
Ciò nonostante la domanda azzeccata e potenzialmente produttiva di non pochi quattrini, tant’è che fu ripresa da Clinton per valutare la forza della sua candidatura, che arrivò a trasformare nella sua prima elezione alla massima carica Usa. Ebbene, all’epoca gli statunitensi attribuirono fiducia al più noto Bill «a stelle e a strisce» dichiarando con il loro consenso la disponibilità a rilevare, di seconda mano, la sua auto.
QUALI LE AUTO PIÙ AMBITE Prendendo a prestito una tale simpatica e semplice metodologia, sarebbe davvero interessante chiedere ai calabresi la loro disponibilità ad acquistare dagli attuali competitor alla elezione a Governatore le loro utilitarie o fuoriserie, a seconda dei gusti e delle cautele eventualmente adottate.
Una domanda sino a ieri difficile cui si contrapporrebbe oggi una risposta facilissima. Tutti, infatti, preferirebbero farlo da un rivenditore qualsiasi, persino in internet. Una metafora che la dice lunga ma che fotografa la sensazione del momento. Dalla giornata di ieri, complice la magistratura catanzarese, si è decimata la lista degli «accreditati concessionari di autovetture usate».
IL NUTRITO PARCO DELLE AUTOVETTURE Dovrà essere ovviamente il Giudice a decidere le sorti dei coinvolti, soprattutto di chi ha cariche, di chi ha pretese, di chi ha «gestito» milioni di quattrini, di chi fa per mestiere (secondo i magistrati) il verosimile correo negli appalti. Qui, il fenomeno che interessa è cosa succederà nella prossima campagna elettorale a Presidente della Regione, la cui data delle elezioni è stata sino ad oggi un mistero. Quasi la trama di un giallo del quale si scopre l’assassino, che non è il solito maggiordomo. Si presume infatti che la cifra indicata del prossimo 15 dicembre, per celebrare le operazioni di voto, fosse solo uno strumento per anticipare la conoscenza pubblica dell’evento giudiziario venuto fuori ieri a cura dell’informazione e non già reso noto dagli interessati, così come sarebbe stato preteso negli USA, pena l’abbandono.
IL FATTO E LE RICADUTE Questo è quanto accaduto. Da ieri sera, invero, si potranno incocciare manifesti elettorali corredati di foto, anche ammiccanti, con analoghi meno incoraggianti. Si preannunciano guerre all’ultimo sangue tra chi si difende attaccando e il popolo dei fans che si dividerà per improperi e direzioni antitetiche dei loro pollici, assolvendo il proprio e condannando l’avversario.
Al di là dei processi sommari che la società civile è naturalmente portata a celebrare nell’immediato, arrivando ad esprimersi negativamente (ma ahimè a dimenticarlo a seguito della solita qualsiasi promessa!), ci sarà quello che avrà inizio il prossimo 13 dicembre avanti al designato Gup di Catanzaro. Lì, tra una strategia giudiziaria e l’altra, combinata con quelle da decidere in omologhe e coeve situazioni, si perfezionerà il primo step, più o meno pregiudicativo del prosieguo della campagna elettorale.
Al di là di ogni dovuta garanzia di innocenza che spetta ai soggetti coinvolti, la corsa a Governatore è comunque viziata. Di qui a poco, i partiti diranno la loro. Certamente, definitivamente negativa per i due candidati più forti, già distanti dalle loro organizzazioni di appartenenza, sempre di più disposte finanche ad assumere decisioni drastiche.
L’ASSENZA DA COLMARE E LO STRUMENTO IDEALE Di conseguenza, si determinerà un vuoto nell’agone politico, che occorrerà necessariamente colmare. Il Civismo è lo strumento non codificato ma ideale. Quello autentico e onnicomprensivo, che dovrà magari assumersi il ruolo di federare quello che ha cominciato in Calabria a respirare. L’esigenza di un Civismo federato – che, se già esistente, possa e debba riassumere quello reattivo, istintivo, espressione di eventuali velleitarismi privati – è avvertita da tutti coloro i quali amano prospettare la Calabria delle soluzioni e non quella dei tentativi.
*docente Unical

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x