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«Troppe poche risorse per la sicurezza». Poliziotti in piazza a Vibo

La manifestazione si svolgerà martedì mattina davanti la Prefettura. A promuoverla il Coisp: «I fondi stanziati dal Governo Conte sono una mancetta»

Pubblicato il: 27/10/2019 – 20:07
«Troppe poche risorse per la sicurezza». Poliziotti in piazza a Vibo

VIBO VALENTIA Troppe poche risorse destinate al comparto sicurezza previste nella manovra finanziaria del Governo Conte. Con queste motivazioni il sindacato di Polizia Coisp si è mobilitato in tutta Italia dandosi appuntamento in diverse piazza del Paese per manifestare la propria contrarietà alle scelte dell’esecutivo giallo-rosso. In Calabria l’appuntamento con la protesta è previsto per martedì prossimo (29 ottobre) a Vibo Valentia quando agenti e cittadini manifesteranno davanti alla Prefettura del capoluogo. L’iniziativa che si svolgerà in contemporanea in diverse piazze italiane è programmata con inizio alle ore 9.
Alla base della protesta ha spiegato Domenico Pianese, segretario nazionale del Coisp, una manovra che «non ha tenuto conto delle esigenze delle Forze dell’Ordine: i fondi stanziati sono una mancetta». L’incontro con il premier Conte avvenuto la scorsa settimana a Roma, secondo Pianese ha risolto solo in parte i problemi del comparto sicurezza ma resta il nodo più grave, quello delle carenze di organico. Dopo il lungo blocco del turnover, infatti, in Calabria come quasi in tutta Italia, mancano centinaia di agenti a presidio del territorio. «Questo – spiega Pianese – non permette il controllo capillare delle città e inficia la possibilità di intervenire tempestivamente e di prevenire tanti fatti criminosi che, in molti casi, possono avere conseguenze di gravissima portata».
A preoccupare il sindacato autonomo di polizia non c’è solo la carenza di organico ma anche le dotazioni messe a disposizione degli agenti che, secondo il Coisp «sono insufficienti», così come le norme a loro tutela. «Abbiamo più volte chiesto ai governi che si sono succeduti – dice a quest’ultimo proposito Pianese – leggi che non consentano a chi aggredisce o minaccia le Forze dell’Ordine di restare impunito e, soprattutto, che venisse fatto rispettare il principio di certezza della pena: chi attacca, offende o aggredisce un pubblico ufficiale, attacca lo Stato. Ed è impensabile che, come in alcuni casi è accaduto, questo non abbia ripercussioni”. Soprattutto, sottolinea Pianese, è indispensabile dotare tutti gli agenti di un equipaggiamento adeguato che preveda almeno le pistole elettriche, i giubbotti sottocamicia antiproiettile e antilama e protezioni appropriate per i servizi di ordine pubblico, durante i quali sono più frequenti incidenti e colluttazioni». Parole che suonano come appello non soltanto al governo e alle forze politiche ma a tutta la popolazione per scendere in piazza e richiedere maggiore garanzie di sicurezza per i cittadini.

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