Quarta puntata di “20.20”, la serie di faccia a faccia prodotti dal Corriere della Calabria in onda ogni lunedì alle 21 su Telespazio tv, canale 11 e L’altro Corriere tv, canale 211. Ovviamente, i risultati delle ultime regionali umbre in primo piano con le loro inevitabili ripercussioni sul panorama politico regionale in vista della prossima tornata elettorale che dovrà rinnovare gli assetti di palazzo Campanella e Cittadella.
Come influiranno le percentuali della ormai verdissima Umbria sulla definizione della griglia di partenza nostrana?
Ugo Floro e Danilo Monteleone lo hanno chiesto al consigliere regionale di Fi, Mimmo Tallini,a Luigi Guglielmelli, segretario Pd della provincia di Cosenza e a Marco Martino, candidato già sicuro dell’Udc al parlamentino calabrese nonché sindaco del comune di Capistrano.
«Per noi rimane in campo un’unica solida proposta: la candidatura di Mario Occhiuto a governatore», ha ribadito Tallini rispondendo alla domanda se gli azzurri,dopo l’ennesimo exploit leghista,siano ancora convinti dell’opportunità di sostenere il sindaco di Cosenza anche alla luce del noto veto salviniano.
«Mi sarei aspettato un chiarimento interno alla coalizione e non invece un diktat (quello di Salvini, ndr)frutto di opera di dossieraggio e informative contro Mario Occhiuto ,ha aggiunto il consigliere catanzarese lasciando comunque intendere che la dirigenza forzista continuerà a battersi per promuovere quella di Occhiuto al rango di candidatura unitaria del centrodestra.
Posizione diversa quella di Marco Martino che auspica una soluzione unitaria del centrodestra. «Noi stiamo mettendo insieme una compagine elettorale di tutto rispetto insieme agli amici Mauro e Nisticò a sostegno di una candidatura vincente che ci auguriamo possa maturare già in settimana», ha, tra le altre cose affermato l’esponente regionale moderato.
Non si è fatto sfuggire l’occasione, invece, Luigi Guglielmelli di rispondere duramente ai siluri che la scorsa settimana Brunello Censore,suo compagno di Pd, aveva lanciato all’indirizzo di Mario Oliverio arrivando a paragonare i patti pre-elettorali tra l’attuale governatore della Calabria e i sindaci che ne sosterrebbero la candidatura,al famigerato metodo “Lauro”.
«Parla proprio lui – ha risposto il segretario della federazione provinciale di Cosenza – che in termini di clientelismo è una sorta di Corte di Cassazione a sezioni unite».
Ma Guglielmelli ha anche espresso la convinzione che,dopo lo tsunami umbro,il Pd potrebbe tornare sui suoi passi e sostenere Oliverio, «anche perché senza movimento cinque stelle è difficile ipotizzare altre strade agibili».
«Io, comunque – ha continuato l’esponente dem – non lascerò mai il Pd e continuerò a chiedere con tutti gli strumenti democratici possibili che i territori possano scegliere senza vincoli e pregiudizi». Chiaro riferimento all’opzione-primarie che per il segretario provinciale democrat cosentino restano sul campo.
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