di Michele Presta
RENDE La realizzazione della Metroleggera Cosenza-Rende-Unical da anni è il pomo della discordia nella politica dell’intera area urbana. Tra ripensamenti sulla utilità e fattibilità del progetto in campagna elettorale (vedi Mario Occhiuto) e «fermi là» sul tracciato palesati più volte da Marcello Manna, l’opera è in stallo ormai da anni negli uffici della Regione Calabria. L’accordo quadro che almeno nelle intenzioni avrebbe dovuto rappresentare la pace tra i due sindaci e il governatore Mario Oliverio, nei fatti non ha avuto mai concreta attuazione se non per l’avvio dei lavori del Parco Urbano lungo il primo tratto di viale Giacomo Mancini a Cosenza.
Con il progetto esecutivo che ormai è vero spettro dell’intera opera, adesso si aggiunge un’altra grana: la possibilità che i circa 160 milioni di euro stanziati dall’Unione europea per la realizzazione dell’opera vadano persi. È argomento caldo in casa dei pentastellati, da sempre contrari alla realizzazione dell’opera, che dopo l’interrogazione dell’eurodeputata Laura Ferrara alla Commissione Europea (qui la notizia) passano al contrattacco e chiedono agli enti interessati della realizzazione dell’opera di rivedere il progetto. «Noi ci auguriamo che i fondi stanziati non vadano persi – spiega Laura Ferrara -. Vogliamo che i cittadini non subiscano dei disagi inutili per un’opera che probabilmente non vedrà mai la luce. Le parti istituzionali con buon senso dovrebbero rivedere il progetto e utilizzare i fondi per altre finalità. Sono tante le idee di mobilità sostenibile che potrebbero essere realizzate nella nostra area urbana con i soldi messi a disposizione dall’Europa».
MA QUALI TONI TRIONFALISTICI? C’è poco da stare sereni. Le notizie che viaggiano sul filo Bruxelles-Catanzaro, per Laura Ferrara non sono così positive come invece sostiene il presidente Mario Oliverio. «Ci stupiscono i toni trionfalistici – aggiunge l’eurodeputata – il presidente cerca di evidenziare risultati che i cittadini non vedono. Non li vede neanche l’Unione europea». Per la pentastellata, sia l’ispezione sul “progetto metro” che altre risposte alle sue interrogazioni certificano una situazione per la Calabria non proprio così rosea. «Ad oggi la metro è un progetto che non vedrà mai la luce – conclude –. Meglio concentrarsi per non perdere questi soldi che su altre cose. Non vogliamo rimanere all’anno zero nella sostenibilità ma neanche realizzare opere che economicamente non sono sostenibili».
DAL TAVOLO ISTITUZIONALE AI CITTADINI IGNORATI Non si contano sulle dita delle mani i cortei dei cittadini contrari alla realizzazione della metroleggera. Incontri in Prefettura, petizioni popolari per indire un referendum e battaglie davanti al tribunale amministrativo sono la cronistoria degli ultimi anni. «Il confronto con i cittadini è stato barattato con opere che vengono vendute come progresso ma solo disagi e ribellione – commenta Anna Laura Orrico -. Ai cittadini è stato negato il dialogo con le istituzioni così come è stata negata la possibilità di decidere democraticamente con un referendum circa la realizzazione dell’opera». E nel mentre le intercettazioni disposte dal procuratore Nicola Gratteri, facevano finire nel fascicolo d’indagine “Passpartout” gli accordi tra comune di Cosenza e Regione Calabria dell’accordo sulla realizzazione della metro in cambio di altre opere. «Si è voluto andare oltre – aggiunge il Sottosegretario alla cultura -. Il comune di Cosenza ha avviato un’opera nonostante mancasse il progetto esecutivo dell’opera sul quale si fondava l’intero accordo. Adesso hanno il tempo di correggere il tiro, lo facciano evitando così di perdere il finanziamento dell’Unione Europea». Il futuro prossimo potrebbe passare da un tavolo istituzionale. L’idea del trio Ferrara – Orrico – Misiti è di coinvolgere esperti del ministero. «Si dovranno coinvolgere tutti associazioni e istituzioni – spiega Anna Laura Orrico – le idee imposte e calate dall’alto non funzionano più». Nei tutti sono compresi anche gli esperti individuati nel ministero. «Ci faremo portavoce affinché si possa dialogare con tutti – sottolinea Massimo Misiti – solo così non sprecheremo tempo e risorse».
ACCORDO CON IL PD NEL CASSETTO Confabulano molto i tre al termine dell’incontro sulla metro Cosenza – Rende –Unical. E l’impressione è che la debacle umbra in realtà a latitudini calabre avrebbe fatto tirare un sospiro di sollievo. A che punto è la trattativa per le regionali? Tutta da imbastire. Perché si aspetta un incontro e la deliberazione del capo politico Luigi Di Maio. «In tutta onestà è una ipotesi che non vedevamo fattibile fin dall’ inizio – commenta Laura Ferrara – di questo parleremo con il nostro capo politico». (m.presta@corrierecal.it)
x
x