ROMA Il capo politico del Movimento 5 Stelle Gigi Di Maio respinge il corteggiamento di Pd e Articolo 1 per una riproposizione dell’intesa di governo nazionale anche alle Regionali calabresi. «Ieri sera abbiamo deciso che ci presentiamo da soli» in Emilia Romagna e in Calabria» dice Di Maio, a margine di una sua informativa al Senato. «Questo non significa non mettersi insieme a delle liste civiche, a dei movimenti civici, non significa non aprire a un candidato presidente che possa rappresentare un respiro oltre il Movimento ma – sostiene Di Maio – nell’ambito di una terza via che rappresenta il nostro Movimento, come abbiamo sempre fatto». Insomma, Di Maio “gela” per l’ennesima volta le attese della segreteria nazionale del Pd guidata da Zingaretti, che ancora reputa possibile un accordo per la Calabria, e smonta di fatto anche una dichiarazione del leader di Articolo 1, e ministro della Sanità, Roberto Speranza che in un’intervista all’ “Huffington Post”, con riferimento ai turni elettorali in Emilia Romagna e in Calabria, ha detto che «la strada giusta è andare ancora uniti». «L’alleanza o è politica o non è – ha sostenuto poi Speranza- Non siamo mica un governo tecnico. Capisco la preoccupazione di Di Maio, ma per me bisogna trasformare l’intesa in Parlamento in un chiaro progetto per il Paese». Ma il capo politico del Movimento 5 Stelle viaggia ormai verso tutt’altra direzione.
AMARO ZINGARETTI Non si aspettava certo questa reazione il segretario del Partito Democratico. L’accordo sulle regioni era cosa fatta, ma con il banco dell’Umbria saltato adesso sono tutte da rimescolare le carte. «Se dopo le elezioni umbre Di Maio ha cambiato idea domandatelo a lui» liquida la vicenda il leader dei dem. Non una parola in più ai giornalisti che a Poggibonsi in occasione di una iniziativa politica del Pd gli chiedevano una opinione sulle dichiarazioni del capo dei 5S di non fare alleanze in Emilia e in Calabria.
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