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La carta d'identità della salute in un clic, passi in avanti anche in Calabria

La Regione è l’ultima ad aver aderito al progetto del Fse, che permetterà ai cittadini di consultare il proprio Fascicolo sanitario su un portale nazionale che sarà operativo entro il prossimo anno…

Pubblicato il: 31/10/2019 – 11:25
La carta d'identità della salute in un clic, passi in avanti anche in Calabria

CATANZARO La Calabria è l’ultima delle Regioni italiane ad aver aderito al progetto che, ora, dopo sette anni, vede il traguardo finale. Il Fascicolo sanitario elettronico permetterà ai cittadini di consultare la propria carta d’identità digitale della salute. Entro il 2020 dovrebbe essere operativo il portale nazionale grazie al quale ogni cittadino potrà consultare, consultando un unico punto d’accesso, il suo Fascicolo sanitario, indipendentemente dalla Regione in cui risiede. Essendo appunto la matricola, la Calabria si trova ora a dover affrontare un percorso che molte altre Regioni hanno già alle spalle, ma negli ultimi mesi – l’adesione è arrivata a luglio – qualche passo in avanti è stato fatto. A evidenziarlo è il dg del dipartimento regionale Tutela della salute, Antonio Belcastro, che spiega che per gli adempimenti portati a termine di recente si potrebbe anche sbloccare per la Calabria una premialità di 8 milioni di euro.
Nello specifico, si sono tenute diverse riunioni con le Associazioni dei medici al fine di condividere un piano di lavoro generale e procedere alla raccolta immediata di consensi relativi ai circa 34mila referti già disponibili. Tutte le organizzazioni sindacali dei medici di medicina generale, fa sapere il Dipartimento, si sono dichiarate disponibili e «per rendere più efficace questa collaborazione sarà necessario l’intervento di tecnici Sogei, che già hanno dichiarato la loro disponibilità, per la formazione dei medici e degli altri operatori all’utilizzo del portale». Altri incontri poi si sono svolti con le Associazioni dei laboratori privati e con Federfarma Calabria che «si è dichiarata disponibile a partecipare alla raccolta del consenso dei cittadini (si aprirà così un quarto canale)».
Sono stati convocati anche i vertici delle Asp e delle Ao per l’11 novembre assieme ai referenti del Fse delle Aziende sanitarie «per la condivisione di un piano di engagement delle strutture nel progetto Fse, per la raccolta del consenso presso gli sportelli dedicati e per superare le criticità dei laboratori pubblici nella trasmissione dei referti a Fse-Ini». Il Dipartimento ha inoltre espresso parere favorevole sul piano di comunicazione del Fse.
«La situazione attuale – si legge in una nota di Belcastro – riguardo alla numerosità dei laboratori “integrati” è, se pur moderatamente, migliorata rispetto al 27 settembre»: per la raccolta del consenso risultano al momento attivi i canali on-line, che l’assistito può utilizzare in autonomia, e tramite operatore presso Asp, mentre dal 4 novembre sarà attivo il canale di raccolta dei medici di famiglia.
Nel corso dell’incontro con le associazioni dei medici di medicina generale è stato concordato, inoltre, di coinvolgere in via prioritaria le strutture di cure primarie «al fine di effettuare una verifica dei loro sistemi di cartella clinica finalizzata a individuare quelle che sono già adeguate alla trasmissione del Patient Summary ad Fse-Ini». Nel corso del mese di novembre saranno identificate le soluzioni idonee e quindi il primo gruppo di medici che potranno trasmettere il patient summary assieme al consenso acquisito. Le associazioni dei laboratori di analisi privati accreditati regionali (Federlab Calabria e Anisap Calabria) hanno manifestato la propria disponibilità a condividere le azioni necessarie all’invio dei referti di laboratorio da parte delle strutture associate. Inoltre, per una maggiore incisività nell’azione informativa e di raccolta dei consensi, è stata interessata Federfarma Calabria considerando anche gli obiettivi recentemente previsti nell’accordo sulla “Farmacia dei Servizi”. «Alla luce della disponibilità di tutti gli organismi sopra elencati – fa sapere il Dipartimento – si rende necessario concordare un calendario di incontri con i tecnici del Mef finalizzati alla presentazione delle funzionalità del sistema Fse-Ini riservate ai medici di medicina generale ed agli altri operatori abilitati alla raccolta del consenso dell’assistito».
Intanto la trasmissione dei referti dai Lis verso il Fascicolo continua, anche se «solo poche unità vengono acquisite, vista la mancata raccolta/rilascio del consenso e la conseguente mancata registrazione ad Ini dei consensi collegati». Tuttavia, nelle diverse partizioni dei Lis che hanno completato la fase di test con esito positivo, sono presenti al 28 ottobre circa 34mila referti che sono predisposti per alimentare Fse Ini, appena configurati i consensi.
Allo stato, infine, ci sno 17 laboratori integrati con la piattaforma regionale in ambiente di esercizio e 15 integrati in ambiente di collaudo.

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