di Luca Latella
CORIGLIANO ROSSANO Tutti (più o meno) sulla stessa lunghezza d’onda. Il consiglio comunale monotematico sulla sanità di Corigliano Rossano ha partorito un pensiero unanime: con tutti gli strumenti previsti dalla legge, si dia mandato al sindaco di aprire la “vertenza” sanità. Con l’appoggio dell’assise coriglianorossanese, da proporre alla conferenza dei sindaci della provincia di Cosenza, presieduta da Flavio Stasi nella sua qualità di primo cittadino della città più importante della provincia.
Qualche ora si consesso civico ha prodotto, insomma, quel risultato inequivocabile secondo il quale con ogni mezzo disponibile, a partire da una interlocuzione col governo e col ministro della salute Roberto Speranza, si giunga ad un miglioramento del servizio sanitario erogato su un territorio con i livelli essenziali di assistenza più bassi d’Europa, la Sibaritide.
Un’assise aperta e chiusa dal sindaco Stasi che ha relazionato sulle ultime novità, dal rogito fra la Tecnis e la D’Agostino per la costruzione dell’ospedale della Sibaritide, fino a rimarcare il «fallimento della gestione commissariale» con tanto di «richiesta di dimissioni del commissario ad acta».
«Ci siamo fidati di Cotticelli – ha detto il primo cittadino di Corigliano Rossano nel suo intervento d’apertura – ed abbiamo provato ad aprire un dialogo. I problemi sanitari, tuttavia, non pesano solo in questo territorio ma in tutta la Calabria e per questo ho coinvolto e coinvolgerò tutti i i primi cittadini della provincia, attraverso la conferenza dei sindaci, nell’aprire una vertenza che serva ad una interlocuzione col governo centrale ed il ministro della Salute, Roberto Speranza. Abbiamo chiesto al commissario ad acta degli impegni – ha aggiunto Stasi nel rammentare i contenuti della visita di Cotticelli a Corigliano Rossano, a settembre – tra cui il reclutamento del personale medico e paramedico che da mesi sta portando al collasso il nostro spoke, con turni massacranti e disagi ai cittadini dell’intera fascia jonica. Purtroppo tutto ciò non è avvenuto mentre il commissario ha continuato a bloccare le procedure attraverso uno squallido rimpallo di responsabilità tra gli uffici del commissario, della regione, dell’Asp, come il ricollocamento del personale medico per supportare tutti i reparti».
Stasi, in sostanza, e così praticamente tutti i consiglieri comunali intervenuti durante la discussione, hanno voluto «certificare il fallimento dell’ufficio del commissariamento».
Rosellina Madeo ha anche sottolineato come il territorio debba ragionare in termini unitari. «Abbiamo il diritto ad un’assistenza sanitaria pari ad un Paese civile. Abbiamo chiesto un consiglio comunale – ha specificato l’ex presidente del Consiglio di Rossano oggi all’opposizione – per dare forza al sindaco nella battaglia verso una sanità giusta. Dobbiamo pretendere che il cronoprogramma acceleri per recuperare l’enorme ritardo accumulato in questi dodici anni».
Ma i puntini sulle “i” li ha messi il consigliere comunale di opposizione Gino Promenzio, professione medico. «Fin quando faremo i conti della lavandaia e andremo a questuare qualche decina di posti letto qui, due in medici lì, degli infermieri nel reparto “x”, non andremo mai da nessuna parte. Il sindaco Stasi deve capire che sui grandi temi non ci possono essere primogeniture e non può permettersi il lusso di tagliare fuori le opposizioni che, costruttivamente, come in questo caso, lo supportano in pieno e sono dalla sua parte. Il consigliere Zagarese – ha concluso Gino Promenzio – bene ha fatto a proporre un tavolo tecnico permanente, possibilmente da allargare agli “stati generali della salute di Corigliano Rossano”, formati da tecnici, certamente, ma anche da cittadini, per fare il punto generale sulle condizioni igienico sanitarie della città».
Un consiglio comunale comunque partecipato come mai era accaduto in precedenza, con gli interventi dei consiglieri di maggioranza e opposizione, tra cui Scarcello (che ha ripercorso l’intero iter iniziato tredici anni fa, sottolineando «il vero fallimento della sanità regionale, ovvero la nascita delle Asp»), Graziano, Mingrone, Rotondo, Baffa, Zangaro, Zagarese, Rosellina Madeo, Alboresi, Monaco e Promenzio. (l.latella@corrierecal.it)
https://www.youtube.com/watch?v=ej3seKUS9tU&feature=youtu.be
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