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Capannone dei veleni a Gizzeria, la rabbia dei cittadini: «Vogliamo risposte chiare»

Sit-in dei residenti dell’area di “Mortilla”. Il deputato M5S D’Ippolito annuncia un dossier in Commissione Ecoreati – VIDEO

Pubblicato il: 02/11/2019 – 21:10
Capannone dei veleni a Gizzeria, la rabbia dei cittadini: «Vogliamo risposte chiare»

di Giorgio Curcio
GIZZERIA LIDO Domande tante, risposte ancora molto poche. Questi i motivi che hanno spinto decine di residenti di località Mortilla e Gizzeria (siamo in provincia di Catanzaro) a scendere in piazza per un sit-in (pacifico) ma dai toni decisi: pretendiamo risposte e immediate.
Il tema è quello ormai noto alle cronache come il “capannone dei veleni”, edificio fatiscente situato a poche centinaia di metri dal centro abitato di Mortilla, da scuole e attività commerciali, e finito al centro dell’inchiesta “Feudo”. Secondo le indagini, infatti, all’interno ci sarebbero almeno 600 tonnellate di non meglio precisati rifiuti “speciali” smaltiti in maniera illecita, così come in maniera illecita erano stati scaricati (nel marzo del 2018), poco prima del sequestro dell’edificio, avvenuto qualche mese più tardi da parte dei carabinieri.
IL RUOLO DELL’ARPACAL Una vicenda che ha diversi lati oscuri, sfaccettature di una storia che preoccupa l’opinione pubblica e un’intera comunità. E tra i protagonisti ci sono l’amministrazione comunale (guidata dal sindaco Pietro Raso) e l’Arpacal. Entrambe le parti si sono incontrate proprio nei giorni scorsi per cercare di capire come e in che termini poter “esaminare” l’area interessata.
Già perché tuttora il capannone è sotto sequestro e in questa fase “istruttoria” le parti in causa possono fare ben poco. A cominciare dallo stesso ente regionale, seppur fondamentale nelle indagini svolte dalla Procura. È stata infatti l’Arpacal ad esaminare i rifiuti “speciali” contenuti all’interno del capannone sebbene al momento non possa rivelare ulteriori dettagli, così come ha comunicato alla redazione del Corriere della Calabria.
I DUBBI Al sit-in, nonostante l’invito formale, non ha preso parte l’amministrazione guidata dal primo cittadino Pietro Raso, neanche un portavoce o un rappresentate. Dal canto suo proprio l’amministrazione sta muovendo solo da poche settimane i passi necessari per cercare di far luce quanto più possibile sulla vicenda, ma ben poco ha fatto nei mesi passati dal sequestro del sito fino al blitz dei carabinieri eseguito poco meno di tre settimane fa. E l’assenza di questa sera riaccendono tutti gli interrogativi della cittadinanza: come è possibile che per un mese intero numerosi Tir (così come emerso dalle indagini) abbiano scaricato rifiuti speciali senza che nessuno se ne sia accorto? Domande a cui risponderà, probabilmente in tempi brevi, la Procura che sta indagando ormai da tempo.
Alla manifestazione e al successivo corteo che ha portato i manifestanti a ridosso dell’ingresso del capannone, hanno preso parte il deputato del Movimento 5 Stelle D’Ippolito, il sindaco di Falerna Daniele Menniti, e alcuni dei candidati a sindaco di Lamezia Terme.
LE RICHIESTE DEI CITTADINI Ma intanto gli abitanti di Gizzeria e Mortilla non si fermano: «Siamo qui per lanciare un messaggio forte – dice Jessica Roppa, esponente del comitato civico “No nuova terra dei fuochi” – e per dimostrare che la comunità c’è ed è attiva e soprattutto interessata alla salute dei nostri concittadini. Abbiamo il dovere di fare qualcosa e l’appuntamento di questa sera è solo il primo passo per lanciare un forte messaggio di unità».
«Ancora una volta vogliamo sensibilizzare l’opinione pubblica – dice invece l’esponente politico Aldo Cerra – su un tema di fondamentale importanza per l’intera comunità di Gizzeria. Ci aspettiamo delle risposte sia dalle autorità sia dall’amministrazione comunale e dal sindaco Raso perché la salute dei cittadini e l’ambiente vanno tutelati e salvaguardati».
D’IPPOLITO: «UN DOSSIER IN COMMISSIONE ECOREATI» «La questione del cosiddetto Capannone dei veleni in località Mortilla, nel Comune di Gizzeria, va affrontata con la massima serietà, dati i rischi che si profilano per la salute pubblica. Senza indugi, noi tuteliamo la popolazione locale, allarmata e reattiva». Lo afferma, in una nota, il deputato M5S Giuseppe d’Ippolito, componente della commissione Ambiente, che annuncia d’aver presentato una specifica interrogazione ai ministri dell’Ambiente e della Salute, «iniziativa – precisa il parlamentare, che ieri ha partecipato alla manifestazione svoltasi a Gizzeria – condivisa con la collega 5 Stelle Bianca Laura Granato, che a sua volta ha presentato analoga interrogazione al Senato». «Inoltre – sottolinea D’Ippolito – al presidente della commissione Ecoreati, Stefano Vignaroli, mostrerò il dossier su questo episodio così preoccupante, che ho già confezionato e per cui chiederò, come è giusto che sia, l’audizione del sindaco di Gizzeria e di tutte le altre autorità che stanno seguendo il caso». «Per l’intero territorio calabrese – conclude il deputato del Movimento 5 Stelle – va svolto un lavoro di controllo capillare, che per cui mi sono attivato da molto tempo, informando personalmente l’operativo ministro dell’Ambiente, generale Sergio Costa, al fine di ricavare una mappa completa dei siti con rifiuti potenzialmente nocivi e di intervenire a tutti i livelli per le necessarie bonifiche».(redazione@corrierecal.it)
https://youtu.be/bKasF1DUDoY

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