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Il Pd nazionale sconfessa il Pd di Cosenza: «Il no a Oliverio è definitivo»

Oddati risponde alla federazione bruzia: «Posizioni in contrasto con i vertici del partito». Si valuta il commissariamento. Guglielmelli: «Atteggiamento grave»

Pubblicato il: 02/11/2019 – 16:10
Il Pd nazionale sconfessa il Pd di Cosenza: «Il no a Oliverio è definitivo»

Oddati, Graziano e Puccio

A Cosenza e a Roma il Pd parla due lingue diverse. Ma quelle della federazione provinciale di Cosenza, che ha lanciato ufficialmente la ricandidatura del governatore Mario Oliverio (qui la notizia), sono posizioni in aperto contrasto, anzi «incompatibili» con la linea dettata dai vertici del Nazareno. Tanto che da indiscrezioni romane filtra già la possibilità di un commissariamento. È comunque netta e chiara la risposta che Nicola Oddati, uomo di Nicola Zingaretti nel Mezzogiorno, dà al segretario dem cosentino Luigi Guglielmelli e ai supporters di Oliverio. Oltre alla polemica, aspra, in cui la parlamentare Enza Bruno Bossio ha tirato in ballo anche il procuratore Nicola Gratteri (ne abbiamo scritto qui), dichiarazioni valutate attentamente in queste ore al Nazareno, c’è dunque anche un risvolto più meramente politico della vicenda. Che porta i vertici del Pd a ribadire quanto già espresso ormai da mesi rispetto alla volontà di «rinnovamento» in vista delle Regionali calabresi.
«Lo scorso sette agosto – scrive Oddati in una nota – il commissario del Partito democratico calabrese ha convocato una riunione di tutti gli eletti (parlamentari, consiglieri regionali, il presidente della provincia di Cosenza, il sindaco di Reggio Calabria) e dei cinque segretari di federazione. In quella riunione, introdotta da Stefano Graziano e conclusa da me a nome dell’intera segreteria nazionale, abbiamo formalmente comunicato al presidente Oliverio e a tutti i presenti, la decisione della segreteria nazionale di non ricandidare Oliverio a presidente della regione». Le ragioni, prosegue Oddati, sono molteplici: «Oliverio non unisce il partito, non garantisce la possibilità di formare una coalizione competitiva, non rappresenta quel bisogno di rinnovamento necessario per poter competere in questa difficile competizione elettorale. Quella espressa a Lamezia ad agosto, e più volte ribadita, non è una opinione. È una decisione formale e definitiva, peraltro condivisa dalla grandissima maggioranza delle forze più rappresentative del Pd calabrese. La nota con la quale il segretario della federazione di Cosenza candida Oliverio – conclude dunque il componente della segreteria nazionale dem – è dunque da ritenersi incompatibile e in aperto contrasto con la scelta assunta dal commissario regionale e dalla segreteria nazionale. Nei prossimi giorni sarà riconvocata una riunione per fare il punto della situazione in merito alla nuova candidatura a presidente, alla formazione della coalizione e delle liste».
GUGLIELMELLI: «GRAVE ATTEGGIAMENTO DI ODDATI» «È grave che Oddati volutamente riduca un documento approvato, con votazione formale, dal massimo organismo di direzione politica della Federazione provinciale del Pd di Cosenza, ad una individuale presa di posizione del sottoscritto». Arriva a stretto giro di posta la replica del segretario provinciale Pd CosenzaLuigi Guglielmelli alla dichiarazione del Saverio Oddati, responsabile dem per il Mezzogiorno. «È evidente che il suo – aggiunge – è un tentativo non solo di minimizzare ma di soffocare ed abiurare un pronunciamento di un organismo legittimamente eletto dal congresso provinciale che esprime un netto dissenso sulla proposta della Segreteria nazionale. Mi sarei aspettato da Oddati una richiesta di convocazione di questo organismo affinché lui o comunque altri rappresentanti della Segreteria nazionale potessero confrontarsi nel merito delle questioni sollevate nel documento».
«Non sta scritto da nessuna parte – afferma ancora Guglielmelli – che in un partito commissariato non sia legittimo il dibattito e la libera espressione delle posizioni politiche degli iscritti, dei circoli o degli organismi di direzione politica dei livelli organizzativi non commissariati, anzi responsabilità e buon senso consiglierebbero, in particolare in questa fase delicata della vita del partito a livello nazionale, il massimo della partecipazione e del coinvolgimento dei territori. Oltretutto facendo riferimento alla riunione del 7 agosto Oddati omette di riferire che la maggioranza degli intervenuti propose in quella sede la celebrazione delle primarie per selezionare il nostro candidato presidente». «È poi sconvolgente che – a pochi giorni di distanza dalla presentazione delle liste, la segreteria nazionale del partito possa ancora brancolare nel buio nel definire la coalizione elettorale che intende promuovere il partito democratico. Tutto ciò è ancor più inaccettabile dal momento che con un atteggiamento di inspiegabile autosufficienza e cecità politica si insiste a non riconoscere l’alleanza elettorale di centrosinistra che è l’unica già in campo da tempo e che è fortemente impegnata a discutere, oltre i nominalismi, i contenuti del nuovo programma di governo. È assurdo che la segreteria nazionale continui ad esprimersi solo con il veto su Oliverio e senza tra l’altro avanzare alcuna proposta di candidatura alternativa».
«Stupisce, infine, che Oddati – conclude Guglielmelli – con la dichiarazione odierna smentisca l’impegno che la delegazione della Segreteria nazionale ha assunto, pochi giorni fa, quando ha incontrato al Nazareno i rappresentanti dei circoli della Calabria che si sono recati a Roma per consegnare la petizione firmata da migliaia di iscritti al Pd calabrese che invocano confronto e partecipazione e rifiutano diktat autoritari e scelte verticistiche da imporre ai territori».

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