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Locri, un 2 novembre “speciale” nel cimitero “liberato” dalla ‘ndrangheta

Il sindaco Calabrese evidenzia il particolare valore della ricorrenza della commemorazione dei defunti dopo l’azione di bonifica del sito dalle infiltrazioni della criminalità organizzata

Pubblicato il: 02/11/2019 – 12:12
Locri, un 2 novembre “speciale” nel cimitero “liberato” dalla ‘ndrangheta

«Il giorno del ricordo in nome del rispetto». Lo scrive su facebook il sindaco di Locri, Giovanni Calabrese, in occasione del 2 novembre, evidenziando come quest’anno «la ricorrenza dei defunti ha un sapore e un senso diverso». Il riferimento di Calabrese è evidentemente all’azione di “bonifica del cimitero locrese dalle infilitrazioni della ‘ndrangheta (leggi qui la notizia). «Il giorno del ricordo ma – prosegue Calabrese – un giorno di ritrovata libertà e normalità. Una giornata in un luogo sacro, per tanti e lunghi anni, oltraggiato e profanato dalla prepotenza e arroganza mafiosa. Tutti sapevamo, tutti tacevamo. Un po’ per paura, un po’ perché siamo fatti così. Tutti siamo rimasti ostaggio di una incredibile forma di arroganza e prevaricazione. “Ma tutte le cose hanno un inizio e una fine”. Ieri mattina, anch’io in visita ai miei cari, sono stato fermato da centinaia di cittadini che hanno voluto manifestare gratitudine per la ritrovata libertà. Non vi nascondo – osserva ancora il sindaco di Locri – che mi sono commosso per l’affetto e il sostegno ricevuto, in modo garbato, da tanti e tanti cittadini. Questa mattina e stato bello ascoltare l’omelia del nostro vescovo che ha ribadito con fermezza che il “camposanto è un luogo pubblico dove non si fanno affari o speculazioni”». Calabrese quindi aggiunge: «Nel 2013, a distanza di soli pochi mesi dal nostro insediamento, abbiamo bloccato per sempre quella volgare attività di “vendita” di fiori e lumini che molti erano obbligati a subire in silenzio sotto quegli “sguardi” poco simpatici. A distanza di sei anni, attraverso un lavoro molto complesso e non facile da tutti i punti di vista, abbiamo segnato un altro passo importante, quello dell’abusivismo delle tombe, per restituire “libertà” e dignità al cimitero cittadino. Un cimitero che oggi finalmente è di tutti. Un cimitero senza padrini e senza padroni. Anzi con i nuovi e giusti padroni: tutti noi cittadini di Locri. Un cimitero dove tutti abbiamo subito arroganza e prepotenza». Secondo Calabrese «oggi anche i nostri cari, che ci guardano e ci proteggono dall’alto, stanno plaudendo e apprezzando quanto sta avvenendo nella loro casa eterna. Presto troveremo il modo per risarcire chi ha subito torti e danni anche con complicità amministrative (in corso di verifica). Infine troveremo una soluzione per riqualificare il cimitero con l’obiettivo di trasformarlo in un giardino decoroso, dove l’unico “rispetto” deve essere riservato ai nostri cari defunti ai quali oggi va il nostro affettuoso ricordo. Locri ha subito per oltre quarant’anni questo scempio. Locri non subirà mai più. A nessuno sarà più consentito tornare ad abusare della nostra libertà. Grazie di cuore al nostro vescovo, alle forze dell’ordine, alla magistratura e alla Prefettura che hanno ci hanno sostenuto in questo importante percorso di “riscatto” … che non è ancora completato. W Locri
W la Libertà».

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