Un nuovo terremoto sconvolge e spacca il Pd, con una dura e velenosa polemica esplosa a margine dei lavori della direzione provinciale del partito di Cosenza. A innescarla, l’intervento della parlamentare democrat Enza Bruno Bossio, che nel corso della riunione ha affermato, secondo quanto riportato da agenzie di stampa come l’Ansa e da altri organi di informazione: «È Gratteri che ha ordinato a Zingaretti di non ricandidare il presidente uscente, Mario Oliverio. E noi – ha sostenuto la Bruno Bossio – abbiamo il cavallo di Troia in casa. È Antonio Viscomi, emissario della Cei e dei pm di Catanzaro». Non è tardata ad arrivare la replica di Nicola Oddati, responsabile Mezzogiorno della segreteria nazionale Pd. «Vorrei dire alla onorevole Bruno Bossio che il procuratore Gratteri ovviamente non ha suggerito nulla a nessuno. Ed è molto triste e grave che si ricorra a questi metodi per alzare polveroni e fuggire dalla realtà. È stato semplicemente il buon senso e l’amore per la Calabria – ha spiegato Oddati – a suggerire un processo di cambiamento e un rinnovamento della proposta politica del Partito Democratico».
VISCOMI: «CHI OFFENDE SUL PIANO PERSONALE NON HA ARGOMENTI» Interpellato dal Corriere della Calabria, anche il deputato Antonio Viscomi replica alla collega parlamentare Bruno Bossio. «Ebbene sì: sono emissario di tutti i magistrati che – sostiene Viscomi – combattono la criminalità dovunque essa di annidi, dei tanti giudici che ogni giorno cercano di rendere giustizia con risorse scarse e senza mezzi adeguati, di tutti quei preti e dei tanti volontari che fanno della loro vita un dono per aiutare chi vive situazioni di disagio e di povertà, di tutti i sindacalisti e di tutti gli imprenditori che in un territorio difficile cercano di fare economia sana senza sperperare i soldi pubblici, di tutti i ragazzi e le ragazze che si mettono in gioco con le loro idee innovative e creative e che chiedono alla politica di premiare il merito e non gli amici e gli amici degli amici, di tutti coloro che insegnano e studiano perché stanno costruendo la Calabria di domani. Questi – dice ancora Viscomi – sono i mondi diversi che ho incontrato ben prima del mio impegno in politica, in tanti anni di lavoro in università e fuori dall’università, e con i quali ho condiviso e condivido il sogno una Calabria migliore, che è possibile basta volerlo e volerlo tutti insieme». Il deputato del Pd poi osserva: «Non si troverà mai una mia parola offensiva o cattiva verso chiunque, ma sempre e solo argomentazioni di carattere politico, anche nelle discussioni più calde sulle elezioni regionali. Per me – prosegue Viscomi – non fa buona politica chi pensa di essere proprietario di un partito, ma solo chi ha il coraggio di aprire porte e finestre dei circoli, di far entrare aria nuova e di far spazio a nuove generazioni, chi capisce che il consenso duraturo non si ottiene con i favori personali ma costruendo comunità vive sulla base di valori forti. Per questo, abbiamo tutti necessità di incontrare e di parlare con le persone, ma di farlo nella vita quotidiana, facendo la fila alla posta o la spesa al supermercato, dal meccanico o in un centro commerciale, in un pronto soccorso o nei corridoi di un ospedale. È qui, e non altrove, che riusciamo a comprendere il sentimento profondo delle persone. Ed è da qui che bisogna ripartire per una iniziativa politica adeguata anche per quanto riguarda le elezioni regionali. Chi pensa di fare politica offendendo sul piano personale – conclude Viscomi – dimostra solo di non avere argomenti. Io non l’ho mai fatto e non inizierò certo ora a farlo». (redazione@corrierecal.it)
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