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Pompiere morto nell'esplosione ad Alessandria, lutto cittadino a Reggio. L'omaggio delle forze dell'ordine

La vittima calabrese è il 32enne Antonio Candido, figlio di un vigile del fuoco. Altri due colleghi sono morti nella deflagrazione. Prende corpo l’ipotesi del dolo. Aperta un’inchiesta. La frase di…

Pubblicato il: 05/11/2019 – 17:55
Pompiere morto nell'esplosione ad Alessandria, lutto cittadino a Reggio. L'omaggio delle forze dell'ordine

ALESSANDRIA Tre vigili del fuoco, di 38, 32 e 47 anni (quest’ultimo inizialmente dato per disperso), sono morti per l’esplosione di un edificio a Quargnento, in provincia di Alessandria. Le vittime sono Matteo Gastaldo, 46 anni, Marco Triches, 38 anni, e Antonio Candido, 32 anni, originario di Reggio Calabria. La deflagrazione sarebbe avvenuta verso le 2 di stanotte in una porzione disabitata di una cascina. E prende sempre più corpo la pista dolosa: durante i primi rilievi sul luogo della deflagrazione, infatti, sarebbero stati trovati dei dispositivi di innesco e un timer impostato sull’1 e 30 per comandare a distanza le esplosioni. Rimasti feriti un altro vigile del fuoco e un carabiniere, non in pericolo di vita. Continuano le ricerche di altri eventuali dispersi.

Antonio Candido

Ancora da chiarire la dinamica dell’esplosione. Secondo una prima versione ci sarebbe stata una doppia deflagrazione, mentre secondo fonti investigative i vigili del fuoco sarebbero intervenuti per un principio di incendio e una volta arrivati alla cascina sarebbero stati travolti dall’esplosione. Le indagini sono in corso. Quargnento è un paese di poco più di mille abitanti nella piana di Alessandria, al confine con le colline del Monferrato. Una zona agricola dove sono presenti numerose cascine.
LA FRASE SUI SOCIAL: «QUANTO VALE LA VITA DI UN VIGILE?» Candido, la più giovane delle vittime, aveva frequentato l’istituto di istruzione superiore Righi per poi trasferirsi in Piemonte. Ora viveva ad Albenga con sua moglie – si erano sposati lo scorso anno – e due pitbull. Nino aveva una grande passione per i tatuaggi, per il basket e per i viaggi che condivideva con sua moglie, e una grande dedizione per la professione del vigile del fuoco, seguendo le orme del padre. Solo lo scorso giugno aveva condiviso sui social un messaggio per ricordare un collega «che ci ha lasciato nell’adempimento del dovere. Quanto vale la vita di un vigile del fuoco?», si chiedeva. Candido era figlio di un vigile del fuoco, Angelo, caporeparto in servizio nel Comando provinciale di Reggio Calabria. Anche una sua zia lavora negli uffici amministrativi del Comando provinciale di Reggio Calabria. La famiglia Candido risiede nel quartiere “Spirito Santo” di Reggio Calabria. Il padre della vittima, appena appresa la notizia, è partito per il Piemonte.
«UN FORTE BOATO» «Abbiamo sentito un forte boato, poi le grida di aiuto». È il racconto di una residente della zona. «Sentivamo chiamare disperatamente. È stato terribile», aggiunge la donna, il volto segnato dalla notte insonne per la tragedia.
LA PRIMA RICOSTRUZIONE Secondo le prime informazioni, una squadra di pompieri è intervenuta in seguito alla segnalazione di una fuga di gas arrivata dopo la mezzanotte. Secondo alcuni testimoni c’era stata una piccola esplosione che aveva causato un incendio. Mentre l’intervento era in corso, intorno alle 2, c’è stata la deflagrazione e l’edificio è crollato. Nell’esplosione sono rimasti feriti altri due pompieri e un carabiniere che sono stati portati negli ospedali di Alessandria e Asti. Due vigili del fuoco sono morti subito e il corpo di un terzo è stato recuperato questa mattina. In un edificio più basso attiguo a quello crollato sono state trovate altre due bombole di gas da cucina inesplose e gli inquirenti sospettano che possa essersi trattato di un atto doloso, forse con l’uso di un timer azionato a distanza. Le perplessità maggiori nascono dal fatto che l’edificio fosse disabitato e dalla dinamica dell’accaduto, con la segnalazione di una fuga di gas e la deflagrazione a intervento in corso. «In altre occasioni la casualità è subito evidente, stavolta è diverso e non si può escludere l’ipotesi dolosa», ha riferito il comandante del Reparto operativo dei carabinieri di Alessandria, Giuseppe Di Fonzo.
INCHIESTA PER OMICIDIO PLURIMO E CROLLO Intanto, la Procura di Alessandria ha aperto un fascicolo, al momento contro ignoti, per l’esplosione. Omicidio plurimo e crollo doloso di edificio i reati ipotizzati. Le indagini dei carabinieri del Comando provinciale di Alessandria, agli ordini del colonnello Michele Angelo Lorusso, sono coordinate dal procuratore Enrico Cieri. Sulla vicenda gli inquirenti, che hanno ascoltato i proprietari della cascina e i loro famigliari, mantengono il massimo riserbo.
FALCOMATA’ PROCLAMA IL LUTTO CITTADINO In seguito alla tragica scomparsa del giovane reggino Antonino Candido, il vigile del fuoco morto nel compimento del proprio dovere durante lo scoppio di un edificio ad Alessandria, il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà ha disposto la proclamazione del lutto cittadino per il giorno delle sue esequie.
LE FORZE DELL’ORDINE SI STRINGONO INTORNO AI VIGILI DEL FUOCO Sirene lampeggianti, un lungo e commosso applauso. Anche a Reggio Calabria, come davanti alle caserme sparse in Italia, tutte le forze dell’ordine si sono strette attorno ai Vigili del Fuoco. Un omaggio per i tre vigili morti nell’esplosione in una cascina ad Alessandria. Un pensiero, in particolare, per il reggino Antonio Candido, 32 anni, una vita spezzata, come quella dei suoi colleghi, nel compimento del proprio dovere.
https://www.youtube.com/watch?v=OYY1b-TDRfs&feature=youtu.be
 
https://youtu.be/jBWFeqwMOQE

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