ISOLA CAPO RIZZUTO «Palese contraddizione»: è la motivazione con la quale i giudici della Prima Sezione civile della Corte di Cassazione hanno annullato con rinvio la sentenza della Corte d’Appello di Catanzaro che, un anno fa, confermò l’incandidabilità dell’ex sindaco Carolina Girasole. Per il giudice di Piazza Cavour, insomma, la Corte d’Appello catanzarese dovrà tornare a pronunciarsi sullo status dell’ex primo cittadino di Isola, mentre per il successore di Girasole, Gianluca Bruno, gli ex assessori Carmela Maiolo, che era anche vicesindaco, e Carmine Antonio Timpa e gli ex consiglieri Pasquale Poerio e Giovanni Astorino, gli ermellini hanno confermato la sentenza di incandidabilità.
Il pronunciamento della Cassazione arriva a pochi giorni dal ritorno alle urne nel comune del crotonese, dopo lo scioglimento per mafia arrivato a seguito dell’inchiesta Jonny, nell’ambito della quale fu arrestato Poerio e Bruno fu indagato, e fu gettata l’ombra della «continuità» sulla gestione della Girasole, assolta anche in Appello dall’accusa di voto di scambio nel processo Insula.
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