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Trovato con forbici conficcate nel collo, indagini sulla morte di un migrante

I carabinieri puntano a fare luce sul decesso di un giovane ivoriano bracciante agricolo in un agrumeto a Rosarno: tra le piste al vaglio degli inquirenti un incidente sul lavoro ma anche l’omicidio

Pubblicato il: 06/11/2019 – 20:52
Trovato con forbici conficcate nel collo, indagini sulla morte di un migrante

Il corpo senza vita di un migrante di nazionalità ivoriana, Ousmane Keita, di 22 anni, bracciante agricolo, domiciliato nella baraccopoli di San Ferdinando, è stato trovato in un agrumeto nelle campagne di Rosarno. Keita aveva conficcato tra collo e testa un paio di forbici del tipo usato per tagliare i rami delle clementine. Le indagini vengono condotte dai carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro, sotto le direttive della Procura della Repubblica di Palmi. Si valuta l’ipotesi dell’omicidio, ma non si esclude neppure quella della morte accidentale a causa di un incidente sul lavoro. A scoprire il corpo sono stati alcuni migranti che lavoravano con Keita e che, non vedendolo tornare dal lavoro, erano andati alla sua ricerca. Per accertare le cause della morte è stata disposta l’autopsia sul corpo del migrante. I militari stanno sentendo alcuni compagni di lavoro di Keita.

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