COSENZA Della morte di una donna di 67 anni i sanitari del pronto soccorso di Cosenza si sarebbero accorti solo perché il cellulare che aveva nelle tasche squillava ma nessuno rispondeva. Dall’altro capo della cornetta, i figli della paziente che provavano a contattarla con insistenza. Questa la prima ricostruzione dei fatti riportata dalla Gazzetta del Sud e finita in una denuncia alla Procura della repubblica di Cosenza. In base a quanto si apprende, i magistrati hanno aperto un fascicolo di indagine per appurare quanto sia successo sabato 2 novembre nelle sale del pronto soccorso. Quello che la magistratura vuole stabilire è se la donna sia morta per negligenza o per una tragica fatalità. In questa direzione, sono da tenere in considerazione i risultati dell’esame autoptico disposti per la giornata di venerdì 8 novembre. La perizia dei medici legali fornirà elementi utili da inserire nel fascicolo d’indagine aperto subito dopo la denuncia.
Secondo una prima ricostruzione il personale addetto si sarebbe reso conto del decesso soltanto perché i familiari della paziente continuavano a telefonare ma la donna non rispondeva, fino a quando qualcuno ha risposto comunicando la morte della signora. I familiari hanno presentato una denuncia affidandosi all’avvocato Massimiliano Coppa. Disposta l’autopsia che verrà effettuata domani alle 10 per chiarire dubbi sul decesso.
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